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Importanti novità dalla sonda Rosetta: il lander Philae atterrato una settimana fa sulla cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko potrebbe aver rivelato segnali della presenza di molecole organiche. Ad annunciarlo è stata l’Agenzia Spaziale Tedesca, che ha analizzato i dati preliminari di uno degli strumenti presenti a bordo del lander, il Cosac, che è in grado di ‘annusare’ i gas emessi dalla cometa. Attualmente verifiche sono in corso da parte degli scienziati per identificare l’esatta natura delle molecole analizzate.
In questa prima settimana sulla cometa, il lander è riuscito a completare l’iniziale sequenza degli esperimenti a bordo, affidandosi alla propria batteria primaria: secondo la nota diffusa dall’Agenzia tedesca si tratta di dati importantissimi, giacché era possibile acquisirli solo con il contatto diretto con la superficie della cometa. Gli strumenti a bordo di Philae hanno finora rilevato che la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko presenta una superficie dura simile al ghiaccio, coperta da uno strato di 10-20 centimetri di polveri, con una temperatura pari a 170 gradi sotto zero.
La sonda Rosetta sbarca sulla cometa
Il lander Philae è arrivato, atterrando sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko: il primo segnale è giunto sulla Terra, presso il Centro di Controllo dell’ESA in Germania, alle ore 17,03. Tutto è andato per il meglio, anche se nelle ultime ore prima del cosiddetto ‘accometaggio’ c’è stata molta apprensione, per alcuni problemi tecnici che avrebbero potuto verificarsi. Tutto è stato dettato dal motore a razzo che doveva spingere la sonda verso la superficie. Nella notte era stato rilevato un problema nell’opportunità di attivare il sistema di discesa, che impedisce alla sonda di rimbalzare sul suolo. Il piccolo motore a razzo, che doveva entrare in azione 40 minuti prima dell’atterraggio, sembrava non funzionare.
Le difficoltà, quindi, hanno riguardato soprattutto le attività di preparazione, tuttavia gli esperti hanno deciso di dare lo stesso il via alla manovra di separazione. Hanno ritenuto che potesse essere anche una questione di fortuna la possibilità di non atterrare su una roccia o su un pendio. Il lander è arrivato sul punto che era stato scelto nei giorni scorsi. I responsabili delle operazioni hanno detto che non è stata un’impresa facile, anche perché una cometa è come ‘un cavallo imbizzarrito‘. È un oggetto a rischio, che nessuno ha avvicinato mai tanto in precedenza. I dati sulla traiettoria sono stati corretti e hanno portato a superare tutti quei passaggi che erano stati stabiliti. L’operazione avrebbe potuto bloccarsi in una delle fasi, prima di arrivare alla manovra definitiva. Il distacco di Philae è stato perfetto, la sonda è stata lanciata verso la cometa ad una velocità molto bassa e poi è cominciata la discesa, che è durata 7 ore.
Parlare di evento storico per una volta non è soltanto un’enfasi giornalistica: lo sbarco della sonda Rosetta su una cometa rappresenta infatti una prima assoluta dal punto di vista astronomico, che segnerà uno spartiacque nel campo dell’esplorazione del cosmo. Le televisioni italiane sono state pronte a riprendere l’epocale evento, visto che c’è un bel po’ del nostro Paese in questa avventura spaziale tutta europea. La trivella che perforerà il ghiaccio cometario è stata infatti costruita a Milano dalla società Selex ES in tre anni, uno strumento in grado di operare a meno 160 gradi centigradi, e perforare il suolo fino a 25 centimetri di profondità. Il contributo italiano non finisce qui, visto che l’intera sonda Rosetta è stata assemblata a Torino dalla Thales Alenia Space, e a bordo vi sono molti altri strumenti realizzati da centri di ricerca coordinati dall’Agenzia Spaziale Italiana.
Quanto costa una missione spaziale come quella della sonda Rosetta? Questa infografica spiega in beve quanto l’esplorazione europea sia stata anche piuttosto economica.
fonte: scienceogram.org
La sonda
Rosetta, nome che omaggia la celebre stele che permise di decifrare i geroglifici egizi, sin dal 2004, anno del suo lancio, ha raccolto informazioni su una cometa, un oggetto che si è formato miliardi di anni fa. La discesa sul nucleo di una cometa è un procedimento mai tentato prima e non senza rischi: quello che in termine tecnico viene definito ‘accometaggio’ è il momento di maggiore suspense, e il lander verrà pilotato sulla base dei dati raccolti da Rosetta, che ha fotografato in lungo e in largo la cometa per permettere ai tecnici dell’Esa di individuare il punto valido per l’attracco. Tra le tante peculiarità che Rosetta ha permesso di far conoscere agli scienziati vi è anche la melodia della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, un suono che l’astro diffonde nello spazio e che si manifesta sotto forma di oscillazioni nel campo magnetico che circonda la cometa.
Rosetta pesa all’incirca 100 chilogrammi, e avrà il compito di analizzare la composizione del nucleo della cometa, dopo aver già raccolto preziose informazioni in questi 10 anni trascorsi nello spazio, al fine di conoscere meglio la nascita del nostro Sistema Solare. Il luogo denominato Agilkia secondo i tecnici dell’Esa era il migliore per evitare rischi che qualcosa vada storto: si tratta comunque di un’area in cui sono presenti svariate rocce dalle dimensioni oscillanti tra 50 centimetri e 50 metri, e con pendenze superiori ai 30 gradi, il limite massimo in teoria tollerato dal sistema di atterraggio del lander.