Il sondaggio, a due settimane dalle votazioni del 25 settembre, mostra una fiducia crescente degli italiani verso il partito di Giorgia Meloni, che stacca ulteriormente le altre formazioni anche grazie alla flessione del Partito Democratico.
La ricerca statistica è stata realizzata tra il 28 settembre e il 3 ottobre da SWG per il TGLa7 su un campione di 1200 elettori, selezionati in base ad area geografica di residenza, età e sesso.
La voglia dell’uomo nuovo al comando (in questo caso la donna), oppure l’inclinazione dell’elettorato italiano ad appoggiare il vincente del momento (il cosiddetto “effetto carrozzone”), fatto sta che Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni non conosce arresto per ora e vola nei sondaggi.
Il partito nato dalle ceneri di Alleanza Nazionale e Movimento Sociale Italiano cresce ancora di un +0.7% portandosi al 27.5% di preferenze.
Segue al secondo posto il Partito Democratico, in profonda crisi di identità e inevitabilmente di consensi, che perde poco più di mezzo punto percentuale (-0.6%) e si attesta al 17.5%. Il distacco tra le due forze leader delle coalizioni di centrodestra e centrosinistra è ormai di dieci punti.
Se Meloni appare lontanissima per i Dem, si accorciano le distanze dello schieramento di Enrico Letta con gli inseguitori: oltre a FdI, infatti, l’unica altra formazione a crescere è quella di Giuseppe Conte, ovvero il Movimento 5 Stelle.
La nuova anima social-progressista vestita dall’ex Avvocato del popolo sta facendo emergere il gruppo grillino come possibile sostituto proprio dell’affannato PD in qualità di principale partito rappresentante l’area di sinistra. L’M5S sale al 17%, ottenendo un +0.5%, e incalza il gruppo del segretario traghettatore, ora distante solo mezzo punto percentuale.
Nessuna variazione significativa coinvolge la Lega di Salvini (8.3%) e la lista Azione/Italia Viva di Carlo Calenda (8%). In calo, con un pressoché uniforme -0.2%, le altre principali formazioni parlamentari: Forza Italia passa dal 7.6% al 7.4%, Verdi/Sinistra Italiana dal 4% al 3.8%, +Europa si assicura un 3.1% di preferenze, infine Noi Moderati raccoglie l’1%.
Per la prima volta dopo le elezioni, l’istituto di statistica SWG propone anche una graduatoria sul gradimento e la fiducia riposta nei vari leader dalla popolazione.
Anche in questo caso a dominare è la novità in ascesa Giorgia Meloni, la cui inusuale pacatezza sta conquistando molti italiani. Si affidano alla deputata romana e probabile futura presidentessa del Consiglio il 43% degli intervistati (+9% rispetto al mese di settembre).
Giuseppe Conte è il secondo leader più amato e raccoglie il consenso di un italiano su tre (+6% da settembre).
In linea generale l’andamento del gradimento verso i leader segue quello relativo ai partiti, dato forse non così eclatante vista la forte personalizzazione delle forze politiche: per cui se Conte e Meloni crescono sia come figure singole sia come partiti, Salvini (Lega), Berlusconi (Forza Italia) e Carlo Calenda (Azione/Italia Viva) si mantengono sui valori registrati in precedenza e conservano circa un 20% ciascuno di preferenze.
A calare rovinosamente, sul modello appunto di quanto riportato riguardo al consenso ai partiti, è Letta, che perde 5 punti di gradimento crollando al 15% e assumendo così il ruolo di leader meno amato tra i maggiori partiti in Parlamento.
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