Gli ultimi sondaggi politici elettorali mostrano ancora la preferenza degli italiani verso la destra unita. Se alle prossime elezioni politiche ci fosse un unico gruppo che raccoglie i partiti di destra, gli italiani lo voterebbero sicuramente. A credere fortemente in questa possibilità sono gli elettori di Fratelli d’Italia (80 per cento), quelli di Forza Italia (72%), mentre l’idea sembra piacere un bel po’ meno agli elettori della Lega Nord (49%). Questa è la lettura dei dati dell’ultimo sondaggio Ipsos di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera.
Non è la prima volta che nei sondaggi politici elettorali gli italiani mostrano una certa preferenza per il centrodestra unito, progetto giudicato vincente per presentarsi alle prossime elezioni politiche con la speranza di arrivare al governo del Paese. Ma quanto è davvero unito il centro destra italiano, oggi?
Mara Carfagna, parlamentare di Forza Italia, in un’intervista al quotidiano Libero ha sostenuto che, nonostante la Lega, non ci sono litigi nel centrodestra italiano: “Capiamo che Salvini abbia bisogno in termini elettorali di marcare la propria diversità da Forza Italia ma temiamo che alcune sue uscite aumentino la tensione e allontanino l’unità del centrodestra”.
“Alimentare troppo la competizione interna – continua Carfagna – finisce per essere un favore agli avversari. Marciare divisi per allargare il consenso va bene ma non bisogna dare l’impressione di essere troppo distanti, anche perché in realtà non lo siamo. L’unità dev’essere un obiettivo per tutti. I sondaggi danno il centrodestra unito sei-sette punti sopra il Pd e Cinquestelle, sarebbe un delitto non approfittarne. Il fatto che Berlusconi abbia dichiarato che guiderà la campagna elettorale è una buona notizia per tutti, lui è il valore aggiunto del centro destra. Non ha parlato di candidati premier ma solo di centro destra unito, e ha ragione. L’individualismo è il virus che ci ha indebolito in questi anni. È ora di guarire, gli elettori di centrodestra non si svegliano al mattino chiedendosi chi sarà il premier ma vogliono sapere se abbiamo le idee chiare sulle tasse, l’immigrazione, la burocrazia, la lotta alla povertà”.
Ipotetica vittoria a parte, in caso di necessità, il centrodestra preferirebbe unirsi al M5S piuttosto che al PD. Non stupisce, le analogie tra i partiti di destra e il Movimento di Beppe Grillo sono evidenti e noti già da tempo. Ad ogni modo il 52% del totale preferirebbe non allearsi, il 28% si unirebbe al M5S, mentre il 10% ai democratici. Nello specifico, invece, il 39% di chi vota Lega vorrebbe un’alleanza con i grillini e il 39% dei grillini vorrebbe un patto con il centrodestra.
Ma chi prenderebbe la leadership in caso di ‘unione’ a destra? Chi sarà in grado di rappresentare al meglio e contemporaneamente Lega, Fdi e Fi? Il partito dell’ex Cavaliere voterebbe ovviamente Silvio Berlusconi (80%); i leghisti vorrebbero Matteo Salvini (76%); mentre i Fratelli d’Italia vedrebbero bene al comando Giorgia Meloni (78%).