Ieri un peschereccio con a bordo quasi 750 persone, ha subito un naufragio al largo del mar Egeo, in Grecia. I morti, stando a fonti locali, sarebbero almeno 78, ma la notizia preoccupante è che, stando a un testimone, nella stiva ci sarebbero stati 100 bambini. La barca era partita da Tobruk, in Libia, ed era diretta verso le coste italiane. Le Ong, intanto, accusano il governo di Atene di non aver fatto partire i salvataggi per tempo. Oltre ai 78 corpi recuperati, altre 100 persone sono state tratte in salvo. Intanto la Grecia ha iniziato tre giorni di lutto nazionale in onore delle vittime, che si concluderà domani a mezzanotte.
Sarebbero almeno 78 le persone che hanno perso la vita nel naufragio di un peschereccio al largo delle coste greche. A bordo dell’imbarcazione si trovavano 750 persone circa, tutte provenienti dalla Libia e dirette verso l’Italia. 100 migranti sono stati tratti in salvo, ma un testimone ha riferito della presenza di altrettanti bambini nelle stive della barca. Le operazioni di ricerca e soccorso, intanto, sono ancora in corso, anche se alcune Ong accusano il governo greco d non aver fatto partire gli aiuti. Nel frattempo il primo ministro ad interim Ioannis Sarmas ha annunciato tre giornate di lutto nazionale, che si concluderà alla mezzanotte di domani, in onore delle vittime del naufragio. La paura è che la tragedia si possa trasformare in una vera e propria strage, in quanto il peschereccio era stracolmo di persone.
Ieri un peschereccio con a bordo 750 persone si è ribaltato, e nel naufragio sono morte almeno 78 persone, mentre altre 100 sono state salvate. Uno dei superstiti, ora ricoverato all’ospedale di Kalamata, avrebbe raccontato a uno dei medici come almeno 100 bambini si trovavano nelle stive della barca. Il timore non solo della Grecia, ma anche della Comunità Europea è che il disastro possa tramutarsi in un’orribile strage.
Le ricerche sono tuttora in corso, anche se la Ong Alarm Phone ha denunciato il mancato invio di soccorsi proprio nelle ore più cruciali: “La Guardia costiera ellenica stata allertata alle 16.53 così come le autorità greche e le altre europee. Erano ben consapevoli di questa imbarcazione sovraffollata e inadeguata ma non è stata avviata un’operazione di salvataggio, e la Guardia Costiera ellenica ha iniziato a giustificare il mancato soccorso sostenendo che le persone in difficoltà non volevano essere soccorse in Grecia” ha riferito l’organizzazione.
Il naufragio è avvenuto a 45 miglia nautiche da Pylos, nel sud del Peloponneso, e la Ue, nella persona di Eric Mamer, portavoce della Commissione europea, ha chiesto di lasciar perdere le polemiche per il momento, e concentrarsi invece sulla ricerca dei dispersi: “Le attività di ricerca e salvataggio sono ancora in corso e l’assoluta priorità di tutti è fare tutto ciò che possono vista la situazione. Non è tempo per eventuali indagini. È molto importante concentrarsi sulle operazioni”. Intanto in Grecia, da ieri, sono partiti tre giorni di lutto nazionale in onore delle vittime della tragedia, che si concluderanno alla mezzanotte di domani.
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