Sono italiani gli specialisti della computer grafica

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Da sempre quella italiana è un’impronta importante nell’industria cinematografica internazionale. Attori, registi, sceneggiatori, musicisti, costumisti, tecnici… il cinema è costellato di nomi italiani. Una tradizione che continua nel settore della computer grafica e dell’animazione che, dalla provincia del Nord-Est, da Ca’ Tron ai confini della laguna veneta, parte alla volta del mondo.

È nella scuola di computer grafica e animazione BigRock che si formano molti di quei giovani talenti che compaiono nei titoli di coda delle più famose produzioni internazionali: da Big Hero 6 all’ultimo Terminator, dal nuovo The Ant-Man a Frozen, Tranformers 4, Iron Man 3, Avatar e tanti altri. Un lungo elenco di giovani italiani specialisti degli effetti speciali che sono partiti alla volta delle capitali dell’industria cinematografica: Londra, New York, Los Angeles.

Nelle due edizioni del Master di BigRock ogni anno si diplomano quasi 200 tra ragazzi e ragazze che arrivano da tutta l’Italia per studiare le tecniche e i segreti degli effetti digitali. In media il 75% degli studenti trova lavoro nel campo della computer grafica entro un anno dalla conclusione del corso.
Nei dieci anni di attività della scuola, i BigRocker hanno portato nuova linfa in quasi tutte le produzioni del mondo, non solo di animazione e Visual Effects ma, soprattutto, di pubblicità, design e gaming. E i migliori dei corsi hanno anche la possibilità di rimanere in BigRock per un ulteriore periodo di produzione.

Innegabile che il mondo del cinema (nella sua interezza, non solo quello dei blockbuster) utilizzi sempre più spesso interventi in computer grafica, da una parte perché consente di abbattere i costi di produzione, dall’altra perché azzera il limite fisico che frenava la fantasia dei registi. Parallelamente si è riscoperto il cinema di animazione, con un pubblico allargato e non più relegato a bambini e genitori. Di conseguenza, la computer grafica e le sue professioni attraversano un periodo molto florido: si va di più al cinema, si gioca di più ai videogiochi e ci si aspettano effetti speciali, o meglio strabilianti, in qualsiasi immagine.

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