Sono stati tratti in salvo i 6 bambini e 2 adulti che oggi sono rimasti bloccati su una funivia in Pakistan, rimasta sospesa su un burrone.
Sono stati attimi di paura, in cui la cabina a causa di un importante guasto, è rimasto fermo a un’altezza di 274 metri e questa situazione è durata per oltre 12 ore. Le operazioni di soccorso sono state molto complesse per il fortissimo vento creato dalle pale degli elicotteri giunti sul posto proprio per trasportare via insegnanti e studenti. C’è da dire che è stato necessario anche l’utilizzo di una zipline perché l’area dove la cabina è rimasta ferma era particolarmente pericolosa e ogni minuto è stato prezioso.
Oggi abbiamo seguito la vicenda di sei bambini e due insegnanti accompagnatori, rimasti bloccati all’interno di una cabina della funivia in Pakistan. Il gruppo è rimasto 12 ore a 274 metri di quota su un burrone a Battagram, circa 200 chilometri a nord di Islamabad. Ora, le operazioni di soccorso sono state completate.
La notizia è stata riportata dalla Bbc e dalla ricostruzione sappiamo che il gruppo si trovava nella regione montuosa per raggiungere la scuola, quando improvvisamente alle 7 ora locale (le 4 di notte in Italia) un guasto ha provocato il blocco dell’impianto.
Poteva essere una vicenda tragica ed è un miracolo che la cabina non abbia ceduto e sia rimasta attaccata al cavo. La notizia ha tenuto tutti con il fiato sospeso, a partire dai familiari di chi è rimasto bloccato in quota ma anche tutto il mondo che nel frattempo aveva appreso tramite i media quello che stava accadendo.
Sul posto è giunto un elicottero dell’esercito, poi – come mostrato dalle immagini andate in onda sui telegiornali locali – i militari si sono avvicinati calandosi con corde e avvicinandosi con zipline. Toccante in particolare il salvataggio del primo bambino, a cui poi sono seguiti gli altri e in fine i due adulti. Tutti particolarmente scossi e impauriti dalla vicenda, sono stati accompagnati in ospedale per accertamenti ma oltre la paura, non hanno riportato altre problematiche.
Il primo ministro pakistano si è detto molto allarmato per quanto stava accadendo e tanta è stata la paura che quelle 8 persone potessero precipitare da un momento all’altro e impattare al suolo. Durante i soccorsi, un esperto aveva parlato dei rischi correlati alle operazioni, in particolare per il forte vento che creavano le pale dei velivoli. Fra l’altro questo dettaglio avrebbe potuto indebolire ancora di più i cavi.
I soccorsi sono giunti quando ormai bambini e adulti erano in questa grave situazione da 6 ore, bloccati in condizioni precarie. È stato il primo ministro ad interim del Paese a ordinare un intervento di emergenza in elicottero che coinvolgesse i militari dell’esercito. Per fortuna la cosa si è risolta nel migliore dei modi ma in passato scene simili hanno portato a tragedie, come nel 2017 quando dieci persone morirono quando una cabina di un altro impianto cadde in un burrone per oltre 100 metri nella località montana di Murree, dopo la rottura di un cavo.
Gli abitanti usano spesso questa funivia per muoversi. Il guasto di oggi è avvenuto perché un cavo si sarebbe spezzato provocando quindi il blocco dell’impianto proprio mentre la cabina attraversava il canyon di un fiume nel distretto di Battagram.
Purtroppo è emerso che questa funivia, nonostante sia un mezzo di trasporto fondamentale per raggiungere scuole, uffici e aziende nelle regioni montuose del Pakistan, scarsamente viene sottoposta alla necessaria manutenzione.
Così è successo quello che forse, con il senno di poi, poteva essere evitato: un cavo troppo vecchio e usurato ha smesso di funzionare e anche l’altro di conseguenza si è fermato lasciando la cabina immobile e sospesa in un punto altissimo, penzolante sul vuoto.
Minacciava di staccarsi e cadere da un momento all’altro ma invece non è stato così. Fondamentale è stato anche l’intervento, prima dei soccorsi veri e propri, di un funzionario del governo locale che ha raggiunto gli occupanti per accertarsi che stessero bene e fornire loro cibo, acqua e medicine.
Residenti e parenti dei bambini e dei due insegnanti si sono raccolti subito ai limiti del burrone per seguire l’evolversi della vicenda, che fino all’ultimo aveva contorni molto delicati e ogni minimo movimento degli elicotteri provocava violenti scossoni alla cabina.
Questa storia ha avuto un lieto fine ma anche un grande impatto sul governo locale, tanto che il primo ministro ad interim Anwaar-ul-Haq Kakar ha ordinato l’ispezione di tutte le funivie del Pakistan e quelle che non rispettano gli standard di sicurezza sono state chiuse.
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