Il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, in un lungo post su Facebook ha scritto che le ambasciate e i consolati di Kiev continuano a ricevere minacce, attraverso dei pacchi insanguinati o altri metodi. Nel novero delle ambasciate sotto attacco non c’è solo la Spagna, ma anche la nostra Italia.
Ungheria, Croazia, Austria, Consolati Generali a Napoli e Cracovia, i consolati di Brno, esattamente come Roma “hanno ricevuto pacchi coperti. Le confezioni contenevano occhi di animali. Le confezioni stesse erano impregnate di un liquido di colore caratteristico e avevano un odore corrispondente“, ha detto il portavoce di Dmytro Kuleba. “Studiamo il significato di questo messaggio“, ha spiegato ancora Nikolenko.
Pacchi insanguinati alle ambasciate ucraine, anche a Roma. Kiev: “Studiamo il significato di questo messaggio”
In questi giorni, sono arrivati sei pacchi sospetti in Spagna. La prima a essere stata presa di mira è stata l’ambasciata ucraina di Madrid, ma un pacco è stato riservato anche il presidente Pedro Sanchez, tra le altre cose. Questi segnali e messaggi, come li ha chiamati il portavoce del ministro degli Esteri dell’Ucraina, Oleg Nikolenko, però, non sono arrivati solo agli spagnoli. Anzi. Anche in Italia, e in particolare a Roma e Napoli, ne sono stati trovati.
In un lunghissimo post su Facebook, l’ufficio stampa di Dmytro Kuleba, di cui ha anche riportato le parole, ha iniziato dicendo che le “ambasciate e i consolati ucraini continuano a ricevere minacce“. Minacce che arrivano anche in Ungheria, in Olanda, in Polonia, in Croazia, in Austria, ai Consolati Generali di Napoli, appunto, e Cracovia, i consolati di Brno. “Le confezioni – ha detto – contenevano occhi di animali. Le confezioni stesse erano impregnate di un liquido di colore caratteristico e avevano un odore corrispondente“, per cui è chiaro che sì, si deve studiare da chi provengano e cosa vogliano dire.
Non solo, ha raccontato ancora Nikolenko, “l’ingresso della residenza dell’ambasciatore in Vaticano è stato vandalizzato, l’ambasciata in Kazakistan ha ricevuto un messaggio di una miniera che poi non è stato confermato. L’ambasciata americana ha ricevuto una lettera con la fotocopia di un articolo critico sull’Ucraina, ma, come la maggior parte delle altre buste, la lettera è arrivata sincrona con altre provenienti dal territorio di un paese europeo“.
Le ipotesi portano a una pista, che è quella di “una campagna ben pianificata di terrore e intimidazione delle ambasciate e dei consoli dell’Ucraina“. “Non potendo fermare l’Ucraina sul fronte diplomatico, cercano di intimidirci. Posso però dire subito che questi tentativi sono futili. Continueremo a lavorare efficacemente per la vittoria dell’Ucraina“, ha detto il ministro.
Poi a parlare è di nuovo il portavoce, che ha sottolineato quello che aveva già detto Kuleba, ma si è rivolto ai suoi connazionali, spiegando che continueranno a fornire “le attrezzature energetiche necessarie per sopravvivere all’inverno“. A livello giuridico, si sono messi in contatto “con le forze dell’ordine dei paesi stranieri per indagare su tutti i casi di minacce, individuare le persone coinvolte e assicurarle alla giustizia“. Le ambasciate e i consolati, intanto, avranno delle misure di sicurezza rafforzate.