Lo scorso febbraio ha messo in atto un decreto attraverso cui è stata presa una decisione importante circa lo stop dei meccanismi di sconto in fattura e cessione del credito.
Erano rimaste delle questioni irrisolte è soltanto ora iniziano a sciogliersi dei modi e si fa maggiore chiarezza.
Nonostante il governo abbia deciso di fermare tutti i meccanismi dei bonus edilizi, sulla questione inizia a sciogliersi qualche nodo rimasto da tempo irrisolto. Lo scorso 23 marzo è stato approvato un piccolo pacchetto di emendamenti dalla Commissione Finanze alla Camera con cui si interviene su misure come gli sconti sulle barriere architettoniche e l’edilizia libera. Il testo del decreto Superbonus, invece, attende ancora approvazione, che avrà luogo in Aula il prossimo 29 marzo.
Per quanto riguarda l’edilizia libera, nonostante sia stato posto uno stop, avrebbero potuto usufruire degli sconti coloro i quali hanno visto avviare i lavori entro il 16 febbraio. Tutti gli altri rimanevano esclusi dalle agevolazioni. Eppure ci sono stati dei problemi, dato che molte persone avevano già ordinato tutti i materiali necessari, la ragion per cui avrebbero perso cifre ingenti.
Proprio per far fronte a queste problematiche la commissione Finanze ha apportato un ulteriore modifica. In questi termini, per poter entrare a far parte ancora alla fascia dei beneficiari, non sarà presa in considerazione la data di inizio dei lavori, bensì la data in cui è stato pagato l’acconto, nonostante questo debba essere giunto comunque entro il 16 febbraio.
Come spiegato da Il Sole 24Ore, si può continuare a beneficiare di questa agevolazione anche in assenza di bonifico, ma con la presenza di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Per lo sconto in fattura, invece, la novità riguarda proprio l’eliminazione della data del 16 febbraio. Verrà data importanza al giorno in cui si è presentata l’istanza atta a eseguire gli interventi edili.
Altre novità riguardano le Cilas, dato che è stato stabilito che modificare la stessa non andrà ad influire al limite temporale del 16 febbraio. Dunque per accedere alla cessione del credito non si presta attenzione al fatto che la domanda sia stata presentata entro il 15 febbraio e successivamente modificata.
A seguire, ha ricevuto una modifica anche il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche al 75%. Questa agevolazione permette ancora di utilizzare sia lo strumento dello sconto in fattura che è quello della cessione del credito. Inoltre, i cantieri di valore superiore a 516mila euro, il limite si andrà a calcolare in base a tutti i contratti di appalto e subappalto.
Infine non è stato ancora trovato un accordo su un’altra tematica, ovvero il superbonus 110% con cui proprietari di villette monofamiliari di poter usufruire ancora dello sconto in fattura e della cessione del credito. Rimane forte dubbio anche sulla questione del dossier sullo sblocco dei crediti rimasti incagliati. Stando a quanto accennato dal presidente della commissione Finanze alla Camera Marco Osnato, per sciogliere questo nodo una soluzione sarebbe coinvolgere un meccanismo di compensazione tramite F24.
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