È di poche ore fa il ritrovamento di una grande quantità di ordigni bellici nella frazione bolognese di Casalecchio di Reno.
Circa 5000 persone sono state evacuate per il disinnesco del materiale, in particolare si tratta di bombe di fabbricazione americana.
È raro, ma può accadere che del materiale bellico, proveniente dal passato, venga alla luce dopo tantissimo tempo. La situazione diventa preoccupante, però, se si tratta di armi che ancora devono esplodere.
E questo è proprio quello che è successo nel Comune di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, dove sono state ritrovate tre bombe di aereo di fabbricazione americana.
Sono ancora inesplose, è vero, e quindi sono in corso le operazioni per rimuoverle in sicurezza. Per questo motivo sono state evacuate circa 5000 persone fra via Lido, via IV Novembre e via Ronzani.
Le bombe saranno trasportate in una cava, dove verranno fatte esplodere in sicurezza. Per evitare danni, oltre all’evacuazione dei residenti in zona, sono state disposte chiusure e deviazioni di alcune strade, fra cui l‘A1 Milano-Napoli, sul raccordo di Casalecchio e sulla tangenziale di Bologna.
Anche la linea ferroviaria ha risentito di questo straordinario ritrovamento, benché molto pericoloso, infatti la Porrettana è stata chiusa temporaneamente.
Si tratta di un ritrovamento tanto straordinario quanto pericoloso quello avvenuto in queste ore a Casalecchio di Reno, infatti si tratta probabilmente di ordigni risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, ovviamente mai esplosi.
Secondo le analisi, si tratta di bombe sganciate da un aereo e di fabbricazione americana. Per farle esplodere in sicurezza, saranno prese in carico dal reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore, che le trasporteranno in un luogo sicuro lontano dai centri abitati.
Le bombe sono di diverse dimensioni: la prima è di 45 kg, la seconda di 110 kg e la terza arriva a due quintali e mezzo.
Già dalle 6 di questa mattina sono iniziate le operazioni di messa in sicurezza della zona del ritrovamento, che comprende tre vie.
L’evacuazione dei residenti è iniziata all’alba ed è stata coordinata dalla prefettura. Fondamentale è stato il supporto di circa 320 volontari che hanno aiutato le 2500 famiglie interessate a lasciare le loro casa, specialmente supportando gli 800 anziani coinvolti.
Si tratta certamente di una misura temporanea fino alla messa in sicurezza dell’area, che comprende 42 strade che sono state chiuse e ora sono sotto presidio delle autorità.
Entro quella che è stata dichiarata zona rossa, persisterà il divieto assoluto di circolazione veicolare e pedonale, fino al termine dello smantellamento degli ordigni.
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