Soumahoro, moglie e suocera rinviate a giudizio nel processo sull’inchiesta cooperative

Il capo d’imputazione per le due donne e altri 4 imputati è una presunta evasione fiscale da 2,17 milioni di euro. 

Aboubakar-SoumahoroAboubakar-Soumahoro – Nanopress.it

Due dei sei imputati sono risultati irreperibili e per loro è stata quindi disposta una nuova udienza al Tribunale di Latina, fissata per il 26 aprile del 2024.

La moglie e la suocera del deputato Soumahoro rinviate a giudizio

Rinviate a giudizio la moglie e la suocera del parlamentare Aboubakar Soumahoro, Liliane Murekatete e Therede Mukamatsindo. Come riferisce l’Ansa, la misura è stata disposta dal giudice per le indagini preliminari di Latina, nell’ambito della gestione di alcune cooperative che si occupavano della gestione dei migranti e di minori non accompagnati.

Oltre alle due donne, è stato disposto l’obbligo di dimora a Carpeneto per un figlio della suocera di Soumahoro. Nei confronti degli indagati le accuse sono, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta patrimoniale, autoriciclaggio e frode nelle pubbliche forniture. La Guardia di Finanza, coordinata dalla procura di Latina, ha effettuato inoltre un sequestro preventivo a fini di confisca di due milioni di euro. Suddetto sequestro riguarda i tre indagati e un altro cognato del deputato, che al momento vive all’estero.

“Le cooperative Karibu e Consorzio agenzia per l’inclusione e i diritti italia nonché la Jambo Africa (per il tramite della Karibu) hanno percepito ingenti fondi pubblici da diversi Enti (Prefettura, Regione, Enti locali etc.) destinati a specifici progetti o piani di assistenza riguardanti i richiedenti asilo e i minori non accompagnati, fornendo tuttavia un servizio inadeguato e comunque difforme rispetto a quello pattuito”, si legge in una nota delle Fiamme Gialle.

In particolare, stando a quanto riferisce La Repubblica, nelle strutture gestite dalle due società sarebbero stati rinvenuti diversi problemi, tra cui condizioni igienico-sanitarie non adeguate, ospiti in sovrannumero, riscaldamento assente o non adeguato alle strutture, scarsa pulizia, cibo mal conservato, muffa e umidità nei locali. Nonostante i fondi ricevuti dallo Stato e dai vari enti, gli ospiti sarebbero stati lasciati senza cibo, e in condizioni precarie. Con i soldi risparmiati, le coop avrebbero guadagnato ingenti profitti – stando a quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle – spesi per “alberghi di lusso, gioielli e ristoranti.”

Il processo prenderà il via il 24 gennaio prossimo. Insieme alla moglie e alla suocera di Soumahoro sono state rinviate a giudizio altre 4 persone, due delle quali sono risultate irreperibili.

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