L’indignazione del web per una volta ha prodotto un risultato reale dopo che un’edicola di Firenze è stata multata per un souvenir che inneggia al femminicidio. Come racconta Repubblica, tutto è partito dalla foto, postata su Facebook, di una borsa venduta in un negozio del quartiere di San Lorenzo. L’immagine non lascia molto spazio a dubbi: una coppia, la donna che chiacchiera troppo e l’uomo che spara, uccidendola, con tanto di scritta chiarificatrice “Problem solved”, problema risolto. Il tutto certificato “made in Italy” e “printed in Italy”, con un duplice motto di orgoglio italico in un Paese che solo nel 2016 ha contato 116 femminicidi, uno ogni tre giorni.
L’immagine è stata notata sui social e ha scatenato molte polemiche che sono arrivate fino in Comune. Qui è stata l’assessore allo sviluppo economico Cecilia Del Re a prendere in mano la situazione, ordinando i controlli del caso e attivando la polizia locale.
Lo scorso sabato i vigili si sono recati all’edicola e hanno fatto un sopralluogo, constatando che la borsa era ancora in vendita. A quel punto è scattata la sanzione da 160 euro ai sensi dell’articolo 30 del regolamento di polizia urbana che vieta la vendita di “oggetti che offendano il pubblico decoro”.
La cifra non è molto significativa, ma è bastata perché la borsa fosse tolta dalla vendita. Quello che conta è il gesto delle autorità, specie in un paese che per decenni ha nascosto il problema della violenza sulle donne sotto il tappeto dell’ipocrisia.