Al suo rientro in Italia Cristiano Ronaldo non si può certo dire che sia stato accolto a braccia aperte. L’attaccante della Juventus è atterrato ieri a Torino dal Portogallo nonostante la positività accertata a Covid-19. Intervistato da Gianni Minoli per il programma Il Mix delle Cinque su RadioUno, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha detto: “Se non ci sono state autorizzazione specifiche dell’autorità sanitaria ha violato il protocollo”.
Al termine della assemblea degli azionisti del Juventus Football Club S.p.A, i giornalisti presenti in sala hanno chiesto al presidente Andrea Agnelli cosa pensasse delle accuse di Spadafora al suo giocatore: “Io applico il protocollo federale. Se poi uno viene preso a 150 chilometri all’ora dall’autovelox, io non so spiegarle perché l’autovelox era lì e perché funzionava. Bisogna chiederlo alle autorità competenti”, ha risposto Agnelli.
Per il ministro Spadafora quindi Cristiano Ronaldo ha violato il protocollo di contenimento del Coronavirus. Ma in una nota la società torinese ha fatto sapere che “Cristiano Ronaldo è rientrato in Italia con volo sanitario autorizzato dalle autorità sanitarie competenti su richiesta del calciatore”,
La Gazzetta dello Sport ha chiesto delucidazioni in merito al fatto a Roberto Testi, dirigente della Asl di Torino, che ha spiegato: “Non conosco i dettagli della situazione, ma la normativa prevede la possibilità che venga effettuata una richiesta di volo sanitario, denunciato come tale all’Usmaf, l’Ufficio di Sanità marittima, aerea e di frontiera. In questo caso, Ronaldo avrebbe il diritto di volare con un aereo privato, anche con il suo personale: non è necessario un aereo ad hoc”.
Raggiunta la dimora torinese, CR7 adesso proseguirà il suo isolamento fiduciario, come spiegato dalla società bianconera in una nota. La quarantena si protrarrà fino al 23 ottobre, quando sarà sottoposto ad un nuovo test che, se dovesse risultare negativo, darà a Ronaldo la possibilità di tornare “libero”.
Ieri il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea aveva anche preso una decisione definitiva in merito alla partita “fantasma” Juve-Napoli, alla quale la squadra partenopea non si è presentata perché bloccata dalle Asl competenti. 3-0 a tavolino per la Juve e un punto di penalizzazione al Napoli per violazione del protocollo sportivo anti Covid-19. Sul caso Spadafora ha dichiarato: “È una sentenza di cui prendo atto e vediamo adesso cosa accadrà con il ricorso del Napoli”.
“Le Regioni avevano proposto un 25% rispetto ad un pubblico possibile ma per adesso non possiamo autorizzarlo. Almeno fino al prossimo mese, dobbiamo vedere come andrà la curva dei contagi da qui fino a metà novembre”, ha chiarito Spadafora in merito alla questione pubblico negli stadi. Ha aggiunto anche che “pensa proprio” che gli italiani torneranno a vedere le partite.
Secondo Spadafora, in questo momento difficile, lo sport amatoriale “è il vero motore del Paese”. “Dal credito di imposta per le sponsorizzazioni ad altre misure che possano consentire a tutte le discipline sportive di andare avanti”: questo sarebbe il progetto del Ministero.
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