Spalletti nuovo CT della Nazionale, ecco cosa può succedere ora con la clausola del Napoli

Spalletti è il nuovo CT della Nazionale e verrà presentato il 1° settembre. Ma c’è in ballo la clausola col Napoli, che potrebbe dare vita a un lungo contenzioso.

Spalletti nuovo CT della Nazionale
Spalletti nuovo CT della Nazionale-nanopress.it

La settimana scorsa, il mondo del calcio italiano rimase scioccato dalle improvvise e inaspettate dimissioni da parte del CT della nazionale Roberto Mancini.

Rimasta spiazzata anche la FIGC, ci sono voluti dei giorni affinché la situazione venisse ripresa nuovamente in mano.

Spalletti nuovo CT della Nazionale

È subito scattata la ricerca del sostituto in panchina, scelta che alla fine è ricaduta su Luciano Spalletti, artefice della vittoria dello scudetto del Napoli dopo 33 anni.

Dopo aver lasciato la guida della squadra del presidente De Laurentiis per prendersi un anno sabbatico, adesso tornerà subito in panchina a partire dal 1° settembre 2023, giorno in cui verrà presentato ufficialmente alla stampa italiana.

Ma c’è una questione spinosa che potrebbe trascinarsi per diverso tempo. Il presidente De Laurentiis aveva accordato a Spalletti l’addio soltanto per accondiscendere alla sua richiesta.

Rischio contenzioso con il Napoli

Però, lo stesso presidente aveva inserito una clausola, una specie di patto di non concorrenza. In pratica, nel caso in cui il tecnico toscano fosse tornato subito ad allenare, al Napoli sarebbe spettato una sorta di risarcimento di 3 milioni di euro.

Visti i recenti sviluppi, la clausola non è stata rispettata, con il tecnico che ha trovato un’altra panchina su cui sedersi a pochi mesi dall’addio a quella del Napoli.

Il numero uno del Napoli ha definito la vicenda “una questione di principio e non di soldi”. Ecco perché ha tutta l’intenzione di iniziare un contenzioso legale con Luciano Spalletti.

Aurelio De Laurentiis
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Per adesso, la FIGC si è mantenuta defilata da questa vicenda, con l’intenzione di ufficializzare il nuovo allenatore della nazionale il 1° settembre, ossia data in cui la clausola dovrebbe scendere a 2,7 milioni di euro, cifra che la Federazione non ha nessuna intenzione di pagare.

Come dicevamo, questo contenzioso non si risolverà in tempi molto brevi, anzi rischia seriamente di andare per le lunghe.

L’accordo tra le parti sottoscritto all’indomani della conquista dello scudetto è avvenuto di fronte alla Camera di conciliazione del lavoro.

Adesso, quindi, la decisione passa nelle mani del Giudice del lavoro, il quale potrebbe ritenere valide le ragioni del presidente del Napoli, che avrebbe tutto il diritto a essere risarcito per gli introiti mancati per via delle dimissioni di Spalletti.

Invece, il giudice potrebbe anche schierarsi dalla parte l’ex allenatore del Napoli, poiché non è consentito limitare irragionevolmente la libertà di un dipendente.

L’unica certezza per adesso è che Spalletti, una volta diventato ufficialmente nuovo CT dell’Italia, dovrà vedersela non soltanto con gli avversari in campo nella corsa all’Europeo 2024, ma anche con il suo ex presidente.

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