Viene fuori una testimonianza molto interessante riguardo a Claudio Giardiello, l’autore della sparatoria al Tribunale di Milano. Un amico, che lo conosceva bene, ha affermato che era disperato e che da tempo aveva detto di voler uccidere il nipote e il giudice. L’amico ha rivelato che gli aveva chiesto un prestito. A quanto pare quei soldi dovevano servire per comprare una pistola. Allo stesso tempo, l’uomo fa notare che mai avrebbe pensato che potesse fare una cosa del genere. Lui stesso aveva pensato più che altro ad uno sfogo e definisce Giardiello “una persona molto buona”.
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Nel 2008 era fallita l’Immobiliare Magenta, la società di Giardiello. Lui deteneva il 55% dell’azienda e il 30% era in mano a Davide Limongelli, nipote del killer, coimputato e rimasto colpito nella sparatoria. C’era anche un terzo socio dell’azienda, che deteneva il 15% della proprietà: si tratta di Giovanni Scarpa.
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