Spari e tanta paura davanti al Vaticano. Arrestato dopo l’inseguimento un 38enne narcotrafficante, che a quanto pare agiva in nome di San Michele Arcangelo: santo dell’Apocalisse e patrono della polizia.
Ieri in piazza San Pietro a Roma, a bordo di un’auto, che in pochi istanti ha terrorizzato Roma, c’era Erjol Nako, di origini albanesi, 38 anni, poi arrestato.
L’uomo ha diversi precedenti per traffico di droga e maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie. Per fermarlo, è stato necessario l’utilizzo del taser. Nell’inseguimento inoltre sono rimasti feriti due agenti, portati poi immediatamente in ospedale e medicati.
Andiamo a capire cosa è realmente successo ieri 19 giugno, di fronte al Vaticano.
Alle 10 di mattina per le vie della Capitale, tra Borgo Pio e via Gregorio VII, si è consumato un inseguimento della polizia a pochi passi da piazza San Pietro.
Erjol Nako, di origini albanesi, a bordo di una Bmw, ha deciso di non fermarsi all’alt dei Carabinieri, avviando così le misure di sicurezza antiterrorismo.
La Guardia svizzera ha immediatamente chiuso l’ingresso del Sant’Uffizio.
Dopo un lungo inseguimento da parte della polizia del commissariato Borgo e dei Carabinieri, l’auto è stata bloccata, ma per fermare il 39enne, è stato necessario sparare un colpo in direzione delle ruote dell’auto e utilizzare il taser.
Quello che hanno fatto i militari è stato, prima tagliargli la strada, sparare un proiettile verso le ruote della bmw. Nonostante il proiettile abbia raggiunto e fatto esplodere la ruota, l’auto è comunque ripartita.
Nell’inseguimento ha abbattuto alcune transenne di sicurezza in via Paolo VI e ha lanciato dal finestrino un portafogli e un orologio.
Alla fine, il fuggitivo è stato fermato e bloccato con il taser, su via Gregorio VII.
In seguito al fermo dell’uomo, si è poi appurato che l’uomo aveva già diversi precedenti a suo carico.
In seguito all’arresto del 38enne, sono emerse altre informazioni sull’inseguimento: lo schianto dell’auto in fuga contro una volante è stato provocato della chiusura della strada da parte della polizia.
Durante l’inseguimento sono stati feriti due agenti, che sono stati medicati in ospedale. È stato portato in ospedale anche l’uomo arrestato per essere sottoposto ad alcune cure.
L’area del Vaticano è stata allarmata immediatamente e prontamente è stato avviato il sistema di sicurezza antiterrorismo per l’inseguimento con sparatoria.
La Guardia svizzera, dopo aver sentito gli spari, ha chiuso l’ingresso del Sant’Uffizio.
All’ora dell’accaduto la zona circostante piazza San Pietro, è sempre affollata di turisti e non, in vista dell’Angelus di mezzogiorno.
Dopo lo spaventoso evento, papa Francesco ha poi svolto regolarmente la processione senza ritardi o problemi, con circa 20 mila persone per ascoltare le preghiere.
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