Dopo la confusione generata dal non funzionamento degli applicativi usati per l’invio dello spesometro, che ha causato la proroga della scadenza per ben sei volte, la commissione Finanze ha fatto un passo verso la semplificazione. E’ stata quindi approvata una risoluzione che impegna il Governo a modificare e semplificare le regole sullo spesometro. L’iniziativa ha lo scopo di ridurre al minimo le comunicazioni obbligatorie per il Fisco, abbandonando la comunicazione ogni tre mesi sui dati di fatturazione in entrata e uscita, ed eventualmente consentendo un unico invio annuale per lo spesometro. Ma vediamo i punti e le novità della semplificazione.
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/economia/2017/10/05/spesometro-2017-proroga-ufficiale-al-16-ottobre/186197/” testo=”I sistemi Sogei vanno in tilt, e lo spesometro slitta: ecco cosa è successo”]
Ce ne ha parlato la deputata veneziana del Pd Sara Moretto che spiega la risoluzione di maggioranza che vede come primo firmatario e relatore Giovanni Sanga del Pd: “La risoluzione sulla semplificazione dello spesometro chiede al Governo di ripristinare la norma che consentiva di accorpare fatture di piccoli importi con invii cumulativi al di sotto di una determinata soglia. Inoltre, chiede di escludere, attraverso una norma specifica, la discrezionalità degli uffici nella disapplicazione delle sanzioni. In sostanza, in caso di errori formali legati a questo primo invio delle comunicazioni, andrebbe prevista in modo esplicito la non applicabilità delle sanzioni”.
In un’ottica di semplificazione dello spesometro rientra anche la diffusione dell’e-fattura, che con l’obbligatorietà potrebbe addirittura portare all’abolizione dello spesometro per il 2019, come accennato anche dal Sole 24 ore. “Inoltre – prosegue Moretto – la risoluzione impegna il Governo a investire in maniera adeguata sul fisco digitale attraverso la diffusione della fatturazione elettronica e dei pagamenti digitali, al contempo garantendo che tali trasformazioni si svolgano nel pieno rispetto dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali sulla protezione dei dati personali. Si tratta di impegni molto attesi dai professionisti e dalle imprese venete, dai quali ho ricevuto ripetute segnalazioni relative alla difficoltà di gestione degli adempimenti. La lotta all’evasione – conclude Moretto – deve essere un obiettivo condiviso con le aziende, senza trasformarsi in un carico di inadempimenti insostenibili”.
Nell’ottica di rendere più semplice l’adempimento dello spesometro, dopo i problemi che hanno caratterizzato i primi invii delle fatture emesse e ricevute relative al 2017, si prevede dunque l’abolizione dello spesometro con l’introduzione dell’F24 prestampato, della dichiarazione precompilata dell’Iva per autonomi e piccole imprese, e l’abolizione dei registri corrispettivi. L’e-fattura obbligatoria dovrebbe essere estesa dal Ddl di bilancio a tutte le operazioni business to business dal 1° gennaio 2019, permettendo così l’avvio della nuova misura proprio per quell’anno.
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