Una ragazza segregata in casa a Spoleto è stata salvata dal suo fidanzato grazie alle urla udite dai passanti che poi hanno chiamato il 112.
È quanto avvenuto oggi, proprio nella giornata che ricorda le vittime di violenza contro le donne e quelle di femminicidio.
A Spoleto una ragazza ha chiesto l’aiuto dei passanti per sfuggire al fidanzato che l’aveva rinchiusa in casa. Approfittando di un momento di distrazione di quest’ultimo, la giovane si è affacciata alla finestra e ha cominciato a urlare a squarciagola.
In questo modo i passanti l’hanno notata e così non capendo cosa stesse accadendo hanno subito chiamato i Carabinieri per segnalare cosa stesse accadendo.
Gli agenti della caserma di Spoleto sono giunti sul luogo dove si trova l’abitazione segnalata e hanno trovato all’interno una giovane ragazza di 20 anni che ha dichiarato che il suo fidanzato l’aveva segregata in casa per motivi di gelosia.
Solo in un momento in cui il coetaneo si era distratto, era riuscita ad aprire la finestra senza farsi vedere e lanciare così il suo grido di aiuto.
Nel giro di pochi minuti i Carabinieri hanno constatato che effettivamente la versione della ragazza corrispondeva alla verità ed era davvero rinchiusa senza possibilità di uscire.
Scossa e molto agitata per quanto accaduto, è stata accompagnata in caserma per essere ascoltata. Contemporaneamente sono stati avvisati i genitori che l’hanno raggiunta e portata a casa.
Si sente molto spesso parlare di femminicidi ma non sono solo queste le forme di violenza verso una donna. È importante ricordare infatti, specialmente nella giornata di oggi, che anche episodi come questo sono molto pericolosi e possibili preludi di qualcosa di più grave.
Il ragazzo non sembra aver capito la gravità delle sue azioni, infatti sembrava molto stupito e non si rendeva conto di ciò che stava accadendo. Anche lui è stato scortato in caserma per essere ascoltato in merito ai fatti.
La 20enne ha raccontato agli agenti che nella coppia le litigate per motivi di gelosia erano frequenti. Dopo l’ennesima, avvenuta il giorno prima, il suo compagno l’aveva barricata in casa senza darle possibilità di comunicare con l’esterno in nessun modo.
Oltre a chiuderla a chiave infatti ah disattivato il Wi-Fi e le ha tolto il cellulare. Costringendola a questa situazione per ore, solo alle prime luci del mattino del 25 novembre la ragazza è riuscita ad approfittare di un momento in cui il fidanzato si era addormentato.
A conclusione degli accertamenti, i Carabinieri hanno ipotizzato nei confronti del ragazzo il reato di sequestro di persona. Ora sarà la Procura di Spoleto a formalizzare tale accusa.
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