Lo spot Buondì Motta continua imperterrito a… mietere vittime. Dopo la mamma e il papà, travolti da un asteroide per aver messo in dubbio l’esistenza di una colazione ‘leggera ma particolarmente invitante che possa coniugare la voglia di leggerezza e golosità’, nel terzo episodio della pubblicità più famosa del 2017 tocca al postino subire l’amara sorte di finire sotto un enorme oggetto piovuto dal cielo (stavolta però non è un asteroide). E tutto questo per essersi mostrato anche lui scettico sull’esistenza di una merendina con quelle caratteristiche!
Il terzo spot Buondì Motta, con il postino, era inizialmente previsto per gennaio, ma visto il successo della campagna pubblicitaria si è deciso di anticiparlo. E non è detto neanche che sia l’ultimo, anche se gli autori dello spot non vorrebbero continuare all’infinito (si sa, alla lunga anche le idee più brillanti possono stancare): ‘Riguardo eventuali nuovi episodi parleremo con il committente’, ha spiegato al Corriere della Sera Alessandro Orlandi, il direttore creativo dell’agenzia che ha curato gli spot, ‘Personalmente non lo allungherei, ma la decisione finale spetta al cliente. Ora molti ci chiedono di ‘far fuori’ anche la ragazzina: chissà, vedremo… Tutti vogliono sapere come andrà avanti, segno che la campagna funziona’.
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E funziona sì. Anche troppo volendo, visto il clamore creatosi, soprattutto sui social, per la scelta ‘rivoluzionaria’ di rompere lo schema della ‘famigliola felice da Mulino Bianco’ optando invece per una campagna dirompente, ironica e irriverente, dove una mamma e un papà finiscono sepolti da un asteroide davanti agli occhi increduli della loro bambina. E solo per aver negato l’esistenza di una brioche leggera ma anche golosa!
‘Sapevamo di avere in mano qualcosa in grado di lasciare il segno, ma onestamente siamo andati oltre’, ha ammesso Alberto Rastelli, responsabile comunicazione del Gruppo Bauli (che produce i Buondì Motta), ‘L’obiettivo l’abbiamo raggiunto, anche se all’inizio eravamo stupiti dai primi commenti negativi che aveva avuto lo spot. Poi per fortuna è stato compreso che il senso del messaggio non era che volevamo uccidere la responsabile degli acquisti, ma piuttosto fare ironia sulla famigliola perfetta, quella che appare in questo tipo di prodotti di consumo’.
Lo spot Buondì Motta è diventato anche un meme diventato virale sui social: il dittatore nordcoreano Kim Jong Un non ispeziona più una testata a idrogeno, ma la… merendina: ‘Lo stiamo vedendo ed è bellissimo. Siamo usciti dal contesto televisivo e giriamo sui social. Del resto l’obiettivo non è fare la pubblicità migliore, concetto peraltro opinabile, ma diversa e che finisce su più piattaforme’.