A distanza di quasi una settimana dalla strage di Parigi, che ha sconvolto l’Europa intera, emerge un fatto a dir poco agghiacciante: sembra che nell’esatto momento in cui la capitale francese bruciava nelle fiamme dei kamikaze fattisi esplodere, da un’altra parte, in Italia, un gruppo di islamici carcerati abbia innalzato al cielo urla di gioia.
Il fatto raccapricciante è avvenuto nel carcere calabrese di Rossano, in provincia di Cosenza: i reclusi islamici, non appena hanno appreso la notizia della mattanza messa in atto a Parigi per uccidere gli infedeli, hanno mostrato a gran voce tutto il loro appoggio ai fratelli kamikaze, che hanno scelto di farsi esplodere in nome di Allah. La follia della gioia dinanzi alla morte di vittime innocenti e al dolore dei loro familiari.
Nella notte di venerdì 13 novembre 2015, nel carcere di Rossano sono riecheggiate urla sporche di sangue: secondo quanto riportato da Il Tempo, quattro dei 21 terroristi islamici detenuti avrebbero esultato dicendo: ‘Viva la Francia libera!’.
A confermarlo sono stati gli agenti della polizia penitenziaria della struttura, soprannominata la Guantanamo calabrese, per via dell’alto livello di sicurezza a cui è sottoposta.
Dal 2009 tiene sotto chiave alcuni islamici, accusati di essere affiliati con Al Qaeda.
Tra questi spunta il nome di Hafiz Muhammad Zulkifal, ex imam di Bergamo, arrestato nell’aprile scorso con l’accusa di strage e associazione a delinquere. Il suo avvocato, sempre secondo quanto riportato da Il Tempo, a proposito della terribile vicenda, ha dichiarato: ‘Se dovesse venir fuori, al di là di ogni dubbio, che il mio assistito è tra coloro che hanno gioito alla notizia degli attentati in Francia, rinuncerò al mio mandato‘.