Si apre la stagione della caccia, ben prima del previsto, venti giorni rispetto alle consuete date, per l’esattezza. In molte Regioni è stata infatti deliberata un’apertura anticipata che non ha mancato di suscitare le polemiche degli ambientalisti, in particolare del Wwf che sottolinea come questa decisione di dare il via libera già adesso a migliaia di cacciatori potrebbe portare all’abbattimento di 15 esemplari al giorno, senza contare che settembre è un mese delicato per il ciclo biologico di molte specie. Mentre nel recente passato la stagione venatoria era stata messa in discussione da alcune Regioni, quest’anno la direzione intrapresa sembra andare in netta controtendenza.
L’attenzione dell’associazione ambientalista è rivolta in queste ore soprattutto alla Sicilia, con 40mila cacciatori che si sono già messi all’opera dal 1 settembre. Il Wwf ha affidato ad una lunga nota la propria proccupazione per la decisione dell’apertura anticipata: ‘Le premesse del Calendario venatorio 2014-2015, decretato dall’Assessore, dipingono la Sicilia come un incredibile paradiso faunistico: l’isola sarebbe zeppa di animali, migratori e stanziali, che sono presenti dovunque ed in gran quantità. Quindi nessun problema ad allargare la durata della stagione di caccia e dare il via libera a 40mila cacciatori, ognuno dei quali potrà abbattere legalmente fino a 15 animali al giorno. Incredibile ma vero, in Sicilia anche le specie che in tutta Europa sono in forte declino e sempre più minacciate, dalla quaglia alla beccaccia, da noi sono miracolosamente in sovrabbondanza e godono di ottima salute‘.
La lobby dei cacciatori sembra aver segnato un importante punto a suo favore, sottolinea ancora il Wwf, che esprime il proprio biasimo verso le autorità locali per essersi schierate senza remore o indugio alcuno verso l’apertura anticipata della stagione venatoria, ‘in un momento particolarmente delicato del ciclo biologico di molte specie‘, mentre la stessa Unione Europea ha approvato precise Direttive a tutela delle specie animali: e in Italia purtroppo non mancano animali in ‘sfavorevole stato di conservazione‘, un’espressione burcoratica che indica specie a rischio estinzione, in particolare volatili. Ma non è un’eccezione la Sicilia: tranne che in Valle D’Aosta, le province autonome di Trento e Bolzano, Liguria e Lazio, tutte le altre regioni italiane hanno deciso di anticipare la data di apertura prevista del 21 settembre, regalando molti giorni di caccia in più agli amanti delle doppiette, con relativo aumento di animali abbattuti. Senza dimenticare l’attività di bracconaggio e di caccia illegale che incidono pesantemente sulla fauna. Il Wwf promette battaglia, e non esclude di poter agire in sedi legali anche internazionali per salvaguardare il patrimonio di biodiversità che rappresenta il nostro Paese.
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