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Si torna a parlare di stampanti 3D per il cibo con il nuovo progetto della Columbia University (CU) capitanato da Hod Lipson: queste strumentazioni di ultima generazione saranno una sorta di robot-da-cucina 2.0 perché non solo andranno a miscelare e cuocere ingredienti (crudi, in polvere, liquidi, ecc…) ma gli conferiranno anche una forma e un design particolare. Come? Seguendo un programma sviluppato al computer. Ma non sarà soltanto una novità che potrà riguardare la parte estetica, visto che in realtà potrà anche rendere più facilmente commestibili alimenti salutari e non così appetibili. Queste stampanti potrebbero poi riguardare i ristoranti stellati più tech così come speciali destinazioni come la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per gli astronauti.
Attualmente è a disposizione degli chef presso l’International Culinary Center (ICC) di New York per test. Chissà quali frontiere si raggiungeranno e magari supereranno?