Attenzione al portafoglio, stangata in vista! Da gennaio 2019 i consumatori devono ricordare che partono le nuove tariffe sulla quota fissa dell’energia, come stabilito dalla riforma nel settore, che già ha determinato aumenti dovuti all’abolizione della tariffa progressiva. Ma cosa significa nello specifico, e cosa dovranno aspettarsi le famiglie italiane?
La tariffa non progressiva è già scattata dall’anno scorso, ma solo per la parte variabile della bolletta (trasporto energia e gestione contatore). Con l’arrivo del nuovo anno la riforma tariffaria per le bollette della luce interesserà anche gli oneri generali di sistema. Cosa vuol dire? Che cambierà il modo in cui verranno contati i consumi.
Le nuove tariffe dell’energia elettrica
Le regole che determinano le nuove tariffe in bolletta sono contenute nella legge n. 96/2013 e con il decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102 che di fatto ha abolito la “struttura progressiva” della tariffa per il trasporto di energia nonché la gestione del contatore e degli oneri di sistema che erano in vigore da circa 40 anni.
Ciò vuol dire che prima della riforma il piano tariffe seguiva una “struttura progressiva” così il prezzo unitario del kWh aumentava di pari passo ai consumi totali. Con la riforma invece i prezzi sono riferiti al consumo effettivo. Questo avrà ripercussioni in bolletta perché, come affermano le associazioni di consumatori, in qualche modo sarà penalizzato chi consuma di meno.
Come funziona il meccanismo delle nuove tariffe
Scrive l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera), che se con la tariffa impiegata finora chi consumava di più “a parità di costi per il servizio, pagava anche qualcosa per chi consumava di meno (quindi anche i single o le famiglie che vivono poco la propria casa)”, da gennaio ciascun utente pagherà invece “in modo più equo per i servizi che utilizza, pagando l’esatto corrispettivo per il servizio utilizzato, congruente con i costi”.
Secondo l’Autorità per l’energia, la luce costerà il 7,6% in più (pari a 32 euro annui), mentre il metano salirà del 6,1% (+ 61 euro)