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Il rinnovo del contratto degli statali passa anche dalla pausa pranzo, ridotta a 10 minuti. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, uno degli argomenti in discussione al tavolo tra sindacati e la ministra per la Pubblica Amministrazione Marianna Madia è il tempo per la pausa pranzo che potrebbe passare da “almeno 30 minuti” ad “almeno 10 minuti”: le trattative sono in corso e si prolungheranno il più possibile per raggiungere a un accordo entro Natale e avere così un nuovo contratto per la PA dal prossimo anno.
La bozza citata dal quotidiano prevede dunque la riduzione della pausa pranzo dopo sei ore continuative di lavoro e una parte del sindacato sarebbe pronta ad accettarlo per far approvare l’orario flessibile, una delle novità che più interessa ai lavoratori. La riduzione della pausa pranzo per gli statali avrebbe però delle difficoltà per il rilascio dei buoni pasto e per questo il tema è ancora al centro delle trattative.
Tra le altre voci in via di definizione per il nuovo contratto c’è anche il tetto agli straordinari, da estendere alla PA con un’ipotesi di 180 ore massimo. Il punto più controverso rimane, oltre alla questione economica, la lotta all’assenteismo per cui si è proposto di estendere a tutto l’ufficio le sanzioni previste per i singoli assenteisti. Sul punto, i sindacati si sono dimostrati molto contrari mentre Confintesa ha chiesto di estendere la misura anche ai dirigenti degli uffici.