Poche ore prima dell’esplosione a New York, attacchi anche in Minnesota e in New Jersey. Per fortuna, paura e feriti a parte, nessuna conseguenza grave. Gli inquirenti stanno indagando per capire se ci sono correlazioni tra i fatti. In Minnesota, in un centro commerciale a St.Clous, un uomo ha accoltellato otto persone. L’episodio è avvenuto alle 20.15 locali, appena quindici minuti prima della bomba esplosa a New York.
L’uomo indossava l’uniforme di una compagnia di sicurezza privata. Secondo i testimoni sentiti dalla polizia avrebbe invocato Allah e chiesto ad almeno una delle vittime se fosse di fede musulmana. L’aggressore è stato poi avvicinato e ucciso da un agente in borghese. Secondo quanto riferisce il New York Times, gli otto feriti sono stati portati al St. Cloud Hospital e non versano in pericolo di vita. Il centro commerciale è stato chiuso subito dopo il fatto. “All’improvviso – ha raccontato un testimone al St. Cloud Times – abbiamo sentito dei rumori e abbiamo pensato che qualcuno fosse caduto su uno scaffale. Tutti hanno iniziato a correre, e abbiamo visto tutti venire nella nostra direzione”. Nel pomeriggio è poi arrivata la rivendicazione da parte dell’Isis. L’agenzia Amaq, legata allo Stato islamico, ha dichiarato che l’uomo era un ‘soldato’ jihadista e ha compiuto l’operazione in risposta agli inviti a prendere di mira i cittadini di Paesi che appartengono alla coalizione dei crociati che bombarda in Siria e in Iraq. Dahir Adan, questo il nome dell’assalitore, uno studente della locale università che lavorava part-time come guardia di sicurezza. Secondo ‘Star Tribune’, Adan era nato in Africa 22 anni fa e viveva negli Stati Uniti da 15 anni.
NEW JERSEY, BOMBA PRIMA DELLA MARATONA
Poche ore prima paura anche in New Jersey. Una bomba è esplosa nella città balneare di Seaside Park, lungo il percorso dove si sarebbe svolta la maratona di beneficenza per i marines in pensione o malati. La gara è stata poi cancellata. Il procuratore della contea di Ocean ha precisato che non ci sono stati né feriti né danni alle strutture vicine. L’ordigno, una pipe bomb artigianale creata con un tubo riempito con materiale esplosivo, era stato posizionato in un contenitore della spazzatura. Un secondo ordigno è stato trovato nelle vicinanze. Alla gara, il cui inizio era previsto alle 9 ora locale, erano attese circa 5mila persone lungo un percorso di cinque chilometri. Fortuna ha voluto che fosse in ritardo: il bilancio sarebbe potuto essere tragico.
“Non ci sono indicazioni di un legame col terrorismo e non ci sono al momento neanche indicazioni di una relazione con l’incidente avvenuto in New Jersey”, ha affermato il sindaco di New York Bill De Blasio dopo l’agguato di Manhattan. Eppure tre episodi del genere accaduti nel giro di poche ore fanno riflettere: solo una coincidenza o gli Stati Uniti sono sotto attacco?
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