Un uomo spara all’impazzata e si uccide schiantandosi con la sua auto sul cancello di Capitol Hill, negli Stati Uniti.
All’alba di domenica, un uomo non identificato ha guidato la sua auto in una folle corsa contro il Campidoglio degli Stati Uniti d’Ameria, a Washington DC. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe anche sparato indiscriminatamente prima di togliersi la vita in uno dei luoghi più sorvegliati del pianeta.
Stati Uniti, la folle corsa finita con un colpo in testa
Dell’uomo che si è tolto la vita, dopo aver assalito con la sua auto Capitol Hill, non sono state rese pubbliche le generalità. D’accordo con le informazioni dei mezzi di comunicazione locale, il soggetto ha guidato la sua auto contro una cancellata dell’edificio istituzionale. Secondo il comunicato ufficiale, rilasciato Dipartimento della Polizia di Washington, l’episodio è avvenuto verso le quattro di mattina, le dieci in Italia. Dopo l’impatto con il recinto metallico l’auto ha preso fuoco e l’uomo, avvolto dalle fiamme, è corso via sparando all’impazzata diversi colpi di arma da fuoco prima di togliersi la vita. La polizia assicura che nessun agente ha risposto al fuoco e informa che non si riportano altre vittime o feriti, a eccezione del soggetto suicida.
Le indagini iniziali hanno rivelato che l’uomo coinvolto aveva diversi precedenti penali ma niente lo legherebbe al Campidoglio. La polizia, infatti, ha escluso che il soggetto avesse intenzioni criminali contro i membri del Congresso.
Le foto dell’auto distrutta e dell’area oggetto dell’episodio hanno subito fatto il giro del web e sono state condivise in diverse reti sociali.
Attacchi al potere
Il fatto di domenica non è un caso isolato. Già nell’aprile del 2021 era successo un episodio simile. In quell’occasione un ragazzo di venticinque anni incensurato ha schiantato la sua auto contro le barriere di accesso uccidendo un poliziotto. Il giovane, armato di coltello, è poi sceso dall’auto e ha minacciato le altre guardie di sicurezza prima di essere ferito mortalmente dagli agenti.
L’episodio dell’anno scorso aveva riaperto le discussioni sulla sicurezza del Campidoglio, dopo il noto assalto dei sostenitori di Donald Trump del 6 gennaio per contestare l’esito delle elezioni presidenziali del 2020, a favore l’attuale Presidente Joe Biden. La rivolta coinvolse centinaia di manifestanti che violarono il perimetro di sicurezza entrando nel Campidoglio. Uno scontro armato contro i rivoltosi provocò la morte di una donna. Adesso, l’ultimo episodio accaduto domenica, mostra una nuova falla sulla sicurezza dell’area del Parlamento.