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Le previsioni su Stefano Bonaccini sono state rispettate: è lui il nuovo Presidente della Regione Emilia Romagna. Candidato del Partito Democratico, Bonaccini ha ottenuto il 49% dei voti di chi si è recato alle urne e la sua vittoria, unitamente a quella di Mario Oliverio in Calabria, rappresenta un momento positivo per il partito del Presidente del Consiglio, che può contare sul primato in entrambe le Regioni. Ciò che è certo, comunque, è che la vera vittoria a queste elezioni regionali è stata quella dell’astensionismo, che non costituisce certo un vanto per qualsiasi schieramento politico.
In Emilia Romagna è andato a votare il 37,7% dei cittadini che ne avevano diritto, una percentuale molto bassa, che si colloca in netto calo rispetto a quella registrata nella precedente consultazione elettorale. Nel 2010, infatti, la percentuale era del 68%.
La biografia di Bonaccini
Il nuovo governatore dell’Emilia Romagna è nato a Modena l’1 gennaio 1967. La sua carriera politica è iniziata molto presto, sin dal 1990, quando ha ottenuto l’incarico di assessore alle politiche giovanili, alla cultura, allo sport e al tempo libero a Campogalliano, in provincia di Modena. Proprio in quegli anni fu evidente la sua vicinanza ai movimenti politici di sinistra. Per alcuni anni, dal 1993 al 1995, è stato segretario provinciale della sinistra giovanile e successivamente ha ottenuto la carica di segretario del PDS a Modena.
Dopo diversi anni che lo hanno visto protagonista al Comune di Modena in qualità di assessore con delega ai lavori pubblici, al patrimonio e al centro storico, è diventato segretario provinciale del PD di Modena nel 2007. Il 2009 ha rappresentato sicuramente un anno importante per Bonaccini, che lo ha visto affermarsi ancora di più all’interno del Partito Democratico, visto che proprio in quell’anno è diventato segretario regionale del partito in Emilia Romagna.
Dopo aver sostenuto alle primarie del 2012 Pierluigi Bersani, alle primarie dell’anno successivo si schiera a favore di Matteo Renzi e, sempre nel 2013, diventa responsabile nazionale enti locali nella segreteria nazionale del PD.
La corsa alla Regione
Nel 2014 Bonaccini decide di partecipare alle primarie per stabilire il candidato della coalizione di Centro-Sinistra alle elezioni regionali di novembre. In quell’occasione, inizialmente, gli altri candidati erano il deputato del PD Matteo Richetti e l’ex sindaco di Forlì Roberto Balzani. Dopo il ritiro di Richetti, a causa di un’indagine per peculato, Bonaccini rimane in corsa con Balzani. Con il 60,9% dei voti vince le primarie del 27 settembre, contro il 39,1% ottenuto dall’avversario.