È ufficiale la nomina di Stefano Coletta a direttore di Rai 3 al posto di Daria Bignardi, che ha lasciato l’incarico pochi giorni fa con risoluzione consensuale del contratto dopo appena 17 mesi. Il consiglio di amministrazione della Rai ha infatti espresso parere favorevole alla proposta presentata dal direttore generale Mario Orfeo, che aveva indicato il nome di Coletta quale unico candidato alla poltrona di comando della terza rete. Si tratta di una scelta nel segno della continuità, visto che Stefano Coletta è stato il vice degli ultimi tre direttori di Rai 3.
‘Assumo questo incarico con grande entusiasmo e gratitudine nei confronti dell’azienda Rai nella quale sono cresciuto e che mi ha dato l’opportunità di fare per oltre vent’anni un lavoro sempre appassionante’, ha dichiarato il nuovo direttore di Rai 3 Stefano Coletta subito dopo la sua nomina, ‘Continuerò a lavorare con impegno, rigore e creatività mettendo al centro le idee, il concetto di squadra e l’ascolto attento dei dipendenti e dei collaboratori della terza rete italiana’.
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Stefano Coletta è in Rai addirittura nel 1991, inizialmente come redattore e conduttore di programmi radiofonici, tra cui Radiodue 3131, e televisivi. Tra il 1997 e il 2007 è stato autore e successivamente capo progetto di programmi di prima e seconda serata quali Mi Manda Rai 3, Tatami e Amore Criminale, e di day time (Cominciamo Bene, Racconti di Vita, ecc.). Nel 2008 è stato nominato responsabile del Nucleo Produttivo di Programmi di servizio sociale, contribuendo all’innovazione di diversi programmi TV sotto la sua supervisione a cominciare da Chi l’ha visto? Dal mese di febbraio del 2013 era diventato vicedirettore di Rai 3 con delega al palinsesto e marketing.
La sfida di Stefano Coletta direttore di Rai 3 si presenta particolarmente difficile, visto che si ritrova a capo di un canale privo dei suoi pezzi da novanta Fabio Fazio, che ha traslocato su Rai 1, e l’intera squadra di Gazebo, da Diego ‘Zoro’ Bianchi a Makkox, passata a La7. Ma idee ed entusiasmo non gli mancano di certo. Sentite un po’:
‘Ho sempre pensato a Rai 3 come a uno spazio dalla forte identità di servizio pubblico, che parli a tutti, che non escluda, che sia autentica soprattutto nel raccontare il nostro paese. È questa la sua natura e vorrei fosse sempre di più il terreno dell’innovazione e della crescita di un linguaggio televisivo di qualità e di ascolti. Ringrazio Daria Bignardi, professionista che ho sempre apprezzato e con la quale nell’ultimo anno ho lavorato con empatia e stima reciproche’.
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