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Spettacoli

Stefano De Martino dice la sua su Blanco: “Amadeus troppo diplomatico”

Di quello che ha fatto ieri sera Blanco, durante la prima puntata di questa edizione di Sanremo, hanno parlato praticamente tutti. Ma proprio tutti, letteralmente. Nel mare magnum di commenti pervenuti, ne emerso in particolare uno, quello di Stefano De Martino che, parlando con FanPage.it in una diretta, ha espresso la sua opinione al riguardo.

Stefano De Martino – Nanopress.it

Avere 20 anni, avere già una vittoria a Sanremo alle spalle, essere già famosissimi è un sogno per moltissime persone, ma per chi lo vive e ne ha fatto la sua realtà può non essere sempre facile da gestire. Potrebbe essere questa una “giustificazione” al gesto di Blanco, che è salito sul palco dell’Ariston, addobbato appositamente per lui, ha distrutto i fiori piazzati ovunque per accompagnare il suo nuovo singolo e ha fatto una figuraccia nazionale in pochi minuti. Tanto che è entrato immerso negli applausi ed è uscito circondato solo da fischi. Di questo ha parlato Stefano De Martino, conduttore di successo che ha assistito alla prima puntata del Festival e ha voluto dire la sua su questo tema.

Stefano De Martino commenta Sanremo

Sanremo è Sanremo e questo significa che tutto ciò che accade durante la manifestazione rimbalza in tutto il web (e non solo). Tutto bellissimo, certo, perché in termini di visibilità questo equivale a iniettare un booster endovena di popolarità a tutti coloro che vi partecipano, ma c’è – come in tutte le cose – anche il risvolto della medaglia. Chiunque salga sul palco dell’Ariston e commetta un errore – di qualunque genere e natura – dovrà farvi i conti per molto tempo dopo. E questo è quanto.

Lo saprà bene da ieri Blanco, che rappresenta l’esempio lampante di come bastino cinque minuti di “follia” per rovinare anni (neanche tantissimi nel suo caso) di musica, fama, successi. Tornato a distanza di un anno nello stesso luogo che, solo dodici mesi fa, ne ha consacrato il successo, il cantante ha pensato bene di distruggerlo. Letteralmente.

In pratica è salito sul palco, ha iniziato a prendere a calci le decorazioni floreali presenti tutte intorno, mentre cantava – ironia della sorte – L’isola delle rose, il suo ultimo singolo, ed è andato via tra fischi e schiamazzi del pubblico, che solo pochi minuti prima lo aveva acclamato.

Certo, alcuni hanno fatto notare, a questo proposito, quanto sia facile distruggersi con le proprie mani a volte e quanto i fan siano suscettibili e a volte vadano dove li porta il vento, ma ciò non toglie che quello che ha fatto Blanco è grave. Punto. Lo è perché ha mancato di rispetto ad Amadeus, ai presenti all’Ariston, al pubblico da casa, a Gianni Morandi (che si è messo poi a pulire insieme ai tecnici), a tutto lo staff che lavora incessantemente per mesi per poter garantire a tutti una settimana di spettacoli.

In molti però, il mattino seguente, si sono chiesti se per caso quel (triste) siparietto – se così si può definire – sia stato architettato, soprattutto alla luce del fatto che Blanco nel videoclip de L’isola delle rose alla fine e si arrampica e si sdraia su un cumulo di rose e mostra il suo corpo trafitto dalle spine.

La verità l’ha raccontata Amadeus alla fine della serata: “In realtà lui avrebbe dovuto fare delle cose con i fiori. Si sarebbe dovuto rotolare tra i fiori durante la canzone “L’isola delle rose”. Quando ho visto che ha iniziato a spaccare le cose sul palco, non capivo perché lo facesse. (…) Nel nostro box, l’audio non era perfetto, subito dopo mi hanno mandato sul palco dicendomi ‘vedi che puoi fare’, ma in quel momento non avevo capito ciò che stesse realmente accadendo e tantomeno la reazione di Blanco”.

Nel frattempo, però, alla luce del fatto che la notte porta consiglio (si dice così, no?), Blanco questa mattina, a quanto pare, è rinsavito, ha chiamato Amadeus – a cui deve almeno parte della sua fama – e gli ha chiesto scusa. Almeno questo è ciò che ha raccontato il conduttore, che ha dichiarato di averlo sentito “dispiaciutissimo” e di essere sicuro che Riccardo – questo il suo vero nome – è perfettamente consapevole di aver sbagliato.

Probabilmente Blanco era convinto semplicemente – con “solo” i suoi vent’anni alle spalle – di aver fatto un gesto rock. Ma tutto era tranne che rock quello che ha fatto, è chiaro a tutti. E oggi c’è addirittura chi sostiene che le sue scuse siano finte, ipocrite e dettate semplicemente da un suggerimento del suo staff che gli avrebbe consigliato di ripulirsi la coscienza in qualche modo (ma su questo non possiamo avere certezze ad oggi).

Blanco – Nanopress.it

Nel mare magnum di commenti alla serata, ne è spuntato uno inaspettato: quello di Stefano De Martino.

La sua dichiarazione su Blanco

Stefano De Martino, in diretta con FanPage.it, si è lasciato andare a una dichiarazione sulla prima serata del Festival di Sanremo. Ovviamente il conduttore non poteva non parlare di Blanco – il cui caso è rimbalzato praticamente su tutti i siti, le riviste, le pagine social – e, con la sua solita diplomazia che però non gli impedisce di dire esattamente tutto ciò che pensa, ha commentato il suo gesto.

“Credo sia stato fin troppo diplomatico, poteva essere anche meno delicato e poteva usare meno tatto con Blanco, ne aveva diritto”, queste le parole di De Martino, che ha poi continuato dicendo: “C’è differenza tra quello che è successo tra Bugo e Morgan e quello che è successo ieri con Blanco. Sottrarsi a una esibizione, come hanno fatto Bugo e Morgan, è invalidante direttamente per l’artista e reca un danno più limitato rispetto allo spettacolo. Quello che invece ha fatto Blanco, ha avuto ripercussioni enormi sul lavoro di tutti per tutto il resto dello spettacolo”.

In effetti basti pensare che Gianni Morandi in persona, come abbiamo anticipato, ha deciso di scendere in campo (letteralmente) per aiutare i tecnici a ripulire il disastro lasciato da Blanco. Proprio lui, “una delle persone che ha inventato la tv in Italia”, lui che “ha scritto, come Baudo e Bongiorno, le pagine della tv”.

In ogni caso, De Martino ha anche approfittato dell’occasione per parlare di Amadeus, che a detta sua avrebbe il merito di aver rimodernato il Festival, rendendolo a portata di famiglia, perché lo avrebbe reso adatto praticamente a tutte le generazioni (e, vedendo i cantanti in gara, non possiamo dargli torto di certo).

Infine, essendo anche lui un conduttore di successo ormai, non poteva mancare una domanda su un’ipotetica sua conduzione futura. Sembrerà strano a molti, ma almeno per adesso non sembra che nei sogni di Stefano ci sia Sanremo. Badate bene, non è che disdegnerebbe questa opportunità, ma forse si sente ancora troppo “acerbo” per potersi confrontare con un programma storico come il Festival della musica italiana, un’istituzione per molti da ormai più di 70 anni: “Come nel tennis, dove c’è una classifica mondiale, io non mi sento al 140esimo posto ma nemmeno tra i primi 10. L’importante è sapere dove si sta. Guardare Sanremo per me è come un aspirante allenatore che guarda i mondiali di calcio, è questo l’esempio. Faccio il mio Fantasanremo nella testa ed è divertentissimo perché, poi, dal divano siamo tutti bravissimi”.

Del resto, considerando che, come dicevamo, sbagliare su un palco del genere potrebbe costare un prezzo altissimo, sarebbe bene farlo quando ci si sente sicuri al 100% di non sfigurare in un contesto simile.

Anna Gaia Cavallo

Mi chiamo Anna Gaia Cavallo, ho 30 anni, sono nata a Salerno e lì ho vissuto fino ai miei 18 anni. Poi il viaggio verso Siena per l'università, la laurea in economia e gestione d'impresa e poi il ritorno nella mia città natale. Qui, dopo un anno di lavoro nel settore economico, ho capito che non era questa la strada giusta per me e ho deciso di seguire quella che era sempre stata la mia più grande passione fin da piccola: la scrittura. A quel punto ho lasciato tutto quello che avevo costruito nei sei anni precedenti e ho intrapreso un altro percorso, quello che mi ha portato a diventare giornalista. Iscritta all'albo dei pubblicisti della Campania dal 2019, dopo aver attraversato diversi mondi, sono approdata sul pianeta Nanopress nel 2022 come editor e qui amo occuparmi di cronaca e attualità, ma quando mi capita di scrivere di musica raggiungo il massimo del piacere.

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