[didascalia fornitore=”Ansa”]Ansa – Stefano Tacconi ai funerali di Stefano Borgonovo[/didascalia]
Guai giudiziari per Stefano Tacconi e la moglie Laura Speranza, accusati da un gommista di non aver pagato il conto per il cambio della gomme ad una utilitaria di proprietà della compagna dell’ex portiere della Juventus. I due sono stati accusati di tentata violenza privata dopo gli insulti rivolti alla presunta vittima.
Stefano Tacconi e Laura Speranza, dunque, sono finiti davanti ai giudici del Tribunale di Ragusa in seguito ai fatti avvenuti nell’estate del 2012 quando lo sportivo, su suggerimento di un conoscente, chiese l’intervento di Pietro Alfieri, gommista di Ispica, nel ragusano, per il cambio delle gomme alla macchina della moglie. Secondo quanto denunciato dal titolare dell’attività, i due non avrebbero saldato il conto – pari a 530 euro – e, contattati da Alfieri due anni dopo il mancato pagamento, gli avrebbero rivolto parole considerate minacciose ed ingiuriose.
Stefano Tacconi e Laura Speranza, le accuse
‘Ad oggi non ho ancora ricevuto nulla’ – ha dichiarato il signor Pietro Alfieri davanti ai giudici del Tribunale di Ragusa, ai quali ha riferito anche quanto accaduto in seguito ad una telefonata fatta a Stefano Tacconi.
A distanza di due anni dall’intervento all’utilitaria e dopo una serie di solleciti, il gommista avrebbe nuovamente contattato l’ex portiere della Juventus alla presenza dei figli e, proprio durante questo ultimo contatto, gli sarebbero state rivolte ingiurie e minacce.
Le frasi rivolte da Tacconi alla parte civile sarebbero state finalizzate a far desistere il gommista da ulteriori azioni e, in seguito a quanto emerso, è stato disposto il rinvio a giudizio dello sportivo e di Laura Speranza.
I due coniugi dovranno essere ascoltati sull’accaduto e verranno difesi dall’avvocato Elisabetta Renier, così come riportato dal Corriere della sera.
Stefano Tacconi, i guai con la giustizia
Non è la prima volta, tuttavia, che Stefano Tacconi finisce al centro della cronaca: nel 2015, in seguito ad un servizio de Le Iene, molti creditori raccontarono di non essere stati mai pagati dal portiere per i lavori svolti.
Ai tempi, sia Tacconi che la moglie respinsero le accuse di un imbianchino, del titolare di una merceria, di una dentista, del gestore di un albergo, di un meccanico e di una baby sitter.
Ad oggi, però, sembra che la storia si ripeta…