Arriva il primo via libera della Cassazione alla stepchild adoption. La Corte ha respinto il ricorso del procuratore generale in tema di adozione di minori in ‘casi particolari’ e ha confermato la sentenza della corte d’Appello di Roma, con la quale è stata accolta la domanda di adozione di una minore proposta dalla partner della madre, che convive con lei stabilmente.
La Corte ha affermato che questa adozione “non determina in astratto un conflitto di interessi tra il genitore biologico e il minore in adozione, ma richiede che l’eventuale conflitto sia accertato dal giudice” e che “prescinde da un preesistente stato di abbandono del minore e può essere ammessa sempre che. Alla luce di una rigorosa indagine di fatto svolta dal giudice, realizzi effettivamente il preminente interesse del minore”. “E’ politicamente sconfortante che si sia lavorato per mesi, tentando una mediazione, sulle unioni civili senza stepchild adoption, per poi vedere una sentenza della magistratura che vanifica tutto” ha affermato il deputato del Pd Edoardo Patriarca. “Il no alla stepchild adoption è stato condiviso da gran parte del Parlamento, ora tutto questo conta nulla? – continua Patriarca – La funzione legislativa di Camera e Senato che fine ha fatto?”.