Stephanie Sanpher, una ragazza di tredici anni inglese è morta di meningite per il non tempestivo intervento del paramendico, accorso dopo la chiamata della madre al numero per le emergenze. Il paramedico erroneamente ritenne che la ragazza non avesse niente di grave, si fumò una sigaretta e allertò l’ambulanza con estremo ritardo.
Stephanie Sanpher venne recuperata almeno due ore dopo la chiamata della madre, e morì a causa di una setticemia dovuta alle complicanze di un attacco di meningite.
Era febbraio del 2014, quando Stephanie ebbe un arresto cardiaco, e morì quattro giorni dopo essere stata ricoverata in ospedale al Queen Elizabeth Hospital di King Lynn, nonostante fosse stata trasferita all’ospedale di Addenbrooke di Cambridge.
Joanne, la mamma della ragazza ha sempre denunciato il fatto che i soccorsi sono stati chiamati dal paramedico in estremo ritardo. Dopo aver visitato sua figlia, lui avrebbe temporeggiato, fumando persino una sigaretta, e dicendo che la ragazza era solo in stato di ansia per un litigio avvenuto a scuola, nonostante Joanne gli mostrasse i segni rossi sul corpo, classici della meningite.
L’ambulanza arrivò oltre due ore dopo. Con un intervento più tempestivo, forse la tredicenne si sarebbe potuta salvare.
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