Stephen King: quali sono i dieci migliori libri horror? Il re della letteratura del terrore per eccellenza, a cui va il merito di averci fatto passare notti insonni con i suoi incubi tramutati in libri, in realtà ha scritto tantissimo; noi per adesso vi forniamo una selezione dei suoi dieci libri migliori, una classifica dei più belli basata unicamente sui nostri personalissimi gusti. Sfogliate le prossime pagine, e sentitevi liberi di aggiungere nei commenti la vostra top ten preferita di Stephen King.
L’ombra dello scorpione (1978)
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Questo non ce lo toccate: per noi ‘L’ombra dello scorpione’ di Stephen King è il suo libro più bello in assoluto. C’è veramente di tutto in questo romanzo: un virus mortale, Captain Tripps, che si diffonde come una pestilenza e uccide la maggior parte delle persone; un Uomo Nero diabolico, rappresentante del Male sulla Terra; un gruppo di sopravvissuti pieni di dubbi e difetti che si troveranno a dover salvare ciò che resta dell’umanità. E tanto altro ancora. Si tratta di un romanzo corale, con tantissimi personaggi, assolutamente stupendo.
IT (1986)
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Un altro romanzo molto bello di Stephen King è ‘IT’. Anche qui un libro con tanti personaggi, ambientato a Derry, nel Maine, stato preferito per gli incubi del Re. Sette adulti si ritrovano a dover fare nuovamente i conti contro un terribile mostro che aveva funestato la loro infanzia: IT, Pennywise, chiamatelo come volete, non era stato definitivamente sconfitto dai bambini di allora e toccherà agli adulti di adesso porre rimedio alla cosa. Il tutto mentre recuperano gradualmente orribili ricordi della strage di bambini compiuta anni prima da IT. Strage che sta per ripetersi un’altra volta.
Le notti di Salem (1975)
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Poteva farsi sfuggire Stephen King il mito dei vampiri? Assolutamente no, soprattutto quando durante una cena, si chiese oziosamente cosa sarebbe successo se il Conte Dracula fosse arrivato nel XX secolo. Lapidariamente la moglie rispose: ‘Probabilmente verrebbe investito da un taxi giallo in Park Avenue e ucciso’. Al che Stephen King decide di popolare la città di Salem di vampiri e posiziona il solito gruppetto di ignari nelle vicinanze. Indovinate cosa succederà?
Pet Sematary (1983)
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Dopo aver letto ‘Pet Sematary’ di Stephen King non guarderete mai più il vostro gatto con gli stessi occhi. Il dottor Louis Creed si trasferisce in una casa rurale nel Maine (è una fissa per il Re), davanti alla quale scorre una strada trafficata, fonte di alta mortalità per tutti i cani e gatti dei residenti. Proprio per questo motivo i bambini locali hanno creato un apposito cimitero per i loro beniamini falciati dalle auto. Peccato che nessuno sappia che esiste un ben più antico cimitero, dotato di inquietanti poteri. Sarà il dottor Louis Creed a scoprirlo quando il loro amato gatto, falcidiato da un auto e debitamente sepolto, torna in vita in versione zombie leggermente aggressiva. Ma cosa pensate che succederà quando il suo stesso figlio sarà vittima di un incidente?
Carrie (1974)
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Cosa succede quando una giovane liceale insicura, oppressa da una madre bigotta, vessata dai bulli della scuola e presa universalmente in giro da tutti scopre improvvisamente di avere dei poteri telecinetici? Un vero e proprio massacro. Soprattutto se l’ultima, crudele presa in giro avviene durante il ballo di fine anno, dove Carrie White viene invitata dal più bello della scuola solo per essere umiliata in pubblico davanti a tutti. Ecco cosa vi aspetta in ‘Carrie’ di Stephen King.
Quattro dopo mezzanotte (1990)
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Un’altra raccolta di racconti che ci piace tantissimo di Stephen King è senza subbio ‘Quattro dopo mezzanotte’. Qui troviamo quattro novelle: I Langolieri, Finestra segreta, giardino segreto, Il poliziotto della biblioteca e Il fotocane. Il nostro racconto preferito è senza dubbio quello dei Langolieri, veramente inquietante: ci raccomandiamo caldamente di non leggerlo prima di prendere un aereo. Non garantiamo un volo tranquillo.
Stagioni diverse (1982)
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‘Stagioni diverse’ o ‘Stand by me’ è una delle più famose raccolte di racconti di Stephen King. Ecco le novelle presenti: L’eterna primavera della speranza, Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank, L’estate della corruzione, Un ragazzo sveglio, L’autunno dell’innocenza, Il corpo, Una storia d’Inverno, Il metodo di respirazione.
Stephen King ha raccontato che queste sono storie di letto, ovvero storie che gli venivano in mente la sera quando si coricava per dormire, dopo aver lavorato tutto il giorno alla stesura dei suoi romanzi. Altro che incubi, forse il Re dovrebbe bere un po’ di camomilla prima di addormentarsi.
Christine – La macchina infernale (1983)
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Un altro romanzo cult di Stephen King è ‘Christine – La macchina infernale’. La trama, raccontata con poche parole, è presto detta: trattasi di un insolito triangolo amoroso fra Arnie Cunningham, un diciassettenne un po’ disadattato, la sua nuova fidanzata e Christine. Che non è una persona, bensì una gelosissima e possessiva Plymouth Fury del 1958, soprannominata Christine dal suo vecchio proprietario. Forse era meglio se Arnie si prendeva una scassata Cinquecento.
Le creature del buio (1987)
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Ecco qui un altro romanzo molto famoso di Stephen King, ‘Le creature del buio’. Lo scrittore Bobbi Anderson scava ossessivamente vicino a casa sua, fino a trovare una vecchia navicella aliena sepolta. Preso dalla frenesia, si fa dapprima aiutare dal suo amico Jim Gardener e poi coinvolge l’intera cittadinanza. A dire il vero stare così vicini a questi alieni, noti come Tommyknockers, provoca gravi effetti nocivi alla popolazione, ma il tutto è compensato dal fatto che grazie a questa maligna presenza gli abitanti cominciano ad inventare dispositivi strabilianti.
Il miglio verde (1996)
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Il penitenziario di Could Montain è dotato di un braccio della morte denominato ‘Il miglio verde’. Qui facciamo conoscenza con John Coffey, un gigante nero buono, condannato a morte per un omicidio che non ha commesso e dotato di poteri paranormali e di Paul Edgecomb, il direttore del braccio della morte che arriverà a scoprire che Coffey nasconde più di quanto l’apparenza non presenti. Una storia a dir poco commovente, trasposta al cinema con Tom Hanks nel ruolo di un sofferente Paul Edgecomb.