Stephen King con Revival – la trama del libro subito dopo il salto – riprende, dopo averla lasciata un po’ da parte con il poliziesco Mr. Mercedes, la grande tradizione dark americana, sulla scia delle atmosfere cupe e spaventose di autori come Edgar Allan Poe e Nathaniel Hawthorne. Uscito negli Stati Uniti nel 2014, l’ultimo romanzo del re del brivido è arrivato nelle librerie italiane dal 17 marzo 2015, pubblicato dalla Sperling & Kupfer, e racconta, sullo sfondo di una tranquilla cittadina del New England, la storia di due esistenze: quella vissuta dall’autore e quella che invece avrebbe potuto vivere.
Siamo nel New England, una cinquantina di anni fa. Il piccolo Jamie Morton gioca in giardino con i suoi soldatini quando un’ombra si allunga su di lui. Alzando lo sguardo il ragazzino vede un uomo: è il nuovo pastore, il reverendo Charles Jacobs, giunto in città con la sua bellissima moglie ed intenzionato a trasformare la chiesa locale.
Il reverendo Jacobs è un uomo sorprendente: è giovane, simpatico, intelligente e soprattutto, rassicurante. In poco tempo conquista la fiducia dei suoi parrocchiani e l’amicizia, incondizionata, del piccolo Jamie, che vede in lui un eroe dopo che gli ha ‘salvato’ il fratello con una delle sue fantastiche invenzioni elettriche.
Ben presto però una terribile tragedia si abbatte sul pastore: tutto il suo mondo è ridotto in cenere e il piccolo Eden che si illudeva di aver trovato, ormai non esiste più. Al carismatico reverendo non rimane che urlare la sua rabbia contro Dio, prendendo in giro ogni credenza religiosa fino a quando i parrocchiani, scioccati dal suo comportamento, lo bandiscono dalla città.
Passano trent’anni e Jamie è ormai un uomo famoso. Dopo aver attraversato l’America con la sua chitarra, una vita da nomade ed una dipendenza disperata dall’eroina, il giovane incontra di nuovo Charles Jacobs. I due suggellano, questa volta, ‘un patto terribile e definitivo‘ che farà scoprire a Jamie come la rinascita – revival – può avere davvero tanti significati.
Revival, l’ultimo romanzo di Stephen King, definito dalla critica come il re del genere gotico moderno, è la storia di due vite raccontata attraverso due personaggi straordinari in quanto fragili e potenti allo stesso tempo. Entrambi incontrano il male, un male che l’autore descrive virando, com’è il suo stile tipico, verso l’horror e il paranormale. Nonostante ciò, il libro è molto più realistico di quanto si possa pensare grazie alla narrazione in prima persona del protagonista, Jamie Morton, che l’autore segue, come in un romanzo di formazione, fin dall’infanzia. Non solo. Della vita di Jamie, King ne racconta i passaggi-chiave più significativi, i demoni e le angosce, sullo sfondo di un’America, quella degli anni Sessanta, in cui si avvicendano rock ‘n roll e cambiamenti epocali.
Come dicevamo, Revival è un romanzo che riprende la scia dei grandi classici del terrore americani, da Allan Poe a Bram Stocker, da Hawthorne a Mary Shelley, concentrandoli soprattutto nel finale, che l’autore imbastisce con la sua geniale e terrificante creatività.
Un romanzo avvincente che scorre in un’atmosfera di inquietudine continua che, pur attenuandosi per divenire subito dopo ancora più palpabile, non smette mai di accompagnare il lettore. Tante, infine, le tematiche che King affronta: dal fanatismo religioso, alla dipendenza dalla droga, dal potere della scienza a ciò che potrebbe esserci dopo la vita. Insomma, il prolifico scrittore americano sembra aver sfornato, ancora una volta, un capolavoro.
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