Ecco come cambieranno gli stipendi del 2023 con la nuova riforma. Rialzi esponenziali per alcuni cittadini italiani, ecco per quali.
Il nuovo Governo sta attuando una vera e propria rivoluzione in materia fiscale. La nuova riforma comporterà tutta una serie di benefici per i cittadini italiani e in particolare per i lavoratori del nostro Paese.
Non vi resta che proseguire con la lettura del nostro articolo per scoprire come cambierà la riforma degli stipendi nel 2023 e soprattutto chi saranno i lavoratori fortunati che godranno degli esponenziali aumenti.
Il Governo di Giorgia Meloni sta portando a termine una vera e propria riforma degli stipendi, che entrerà in vigore già dal 2023. La rivoluzione è stata affidata al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Stanno collaborando per la riforma Giancarlo Giorgetti assieme al viceministro Maurizio Leo. In un’intervista al Corriere della Sera, è stato proprio Leo ad anticipare i numerosi dettagli di questa riforma fiscale.
Tra le priorità del Governo, emergono l’intenzione di semplificare le aliquote Irpef, che attualmente sono 4: l’obiettivo sarebbe quello di ridurle a 3. E poi ancora si vuole estendere la flat tax sull’aumento del reddito anche ai dipendenti subordinati.
Si vuole anche ampliare la rete di garanzia dei possedimenti protetti dall’Iva semplice al 5% e combattere l’evasione fiscale snellendo la burocrazia e rendendo obbligatoria la presentazione della dichiarazione precompilata Iva.
Inoltre, si vuole estendere la flat tax fino al 15% per i lavoratori con partita iva. Ma cosa cambia davvero in termini di cifre? A quanto ammonteranno i nuovi stipendi e soprattutto la riformulazione avverrà per tutti? Ecco che ve lo sveliamo di seguito.
La nuova riforma fiscale segnerà un aumento degli stipendi. C’è già chi gioisce, ma purtroppo gli aumenti non sono per tutti.
Ad esempio, chi vanta un reddito annuo netto inferiore ai 15 mila euro, non dovrebbe vedere grandi differenti di stipendio anche nel 2023. Una svolta, invece, ci sarebbe per chi ha un reddito tra i 15 e i 28 mila euro: in questo caso, l’aumento annuale sarebbe di ben 300 euro.
Nel caso in cui si guadagnassero 1250 euro nette al mese, ad esempio, si vedrebbe un incremento di 12,50 euro al mese, per un totale di 1262,50 euro di stipendio. Chi guadagna 2333 euro nette al mese, invece, vedrebbe un incremento di ben di 45 euro al mese, per un totale di 2.378 euro al mese.
Gli aumenti sono compresi tra i 150 e i 540 euro annui: di conseguenza, chi riceve un stipendio intermedio tra i 15 e i 28 mila euro l’anno riceverà un bonus intermedio tra queste due cifre.
E chi possiede tra i 28 mila e i 50 mila euro di reddito annui? In questo caso l’aumento sarebbe tra i 1270 e i 1610 euro annui. Chi guadagna tra i 35 mila euro e i 50 mila euro annui guadagnerebbe tra i 1.150 e i 3.640 euro in più.
Chi ha un reddito superiore ai 50 mila euro annui vedrà la riduzione della propria tassazione tra il 43% e il 15%.
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