Viale Mazzini si prepara ad una piccola rivoluzione: pubblicare gli stipendi Rai online del 2016, con tutti i compensi dei dirigenti sopra i 200mila euro e dei consulenti esterni che superino gli 80mila euro di retribuzione, oltre a bilanci e appalti che riguardano la principale azienda radiotelevisiva italiana. Nel corso della conferenza stampa tenutasi domenica 24 luglio, il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto e la Presidente Monica Maggioni hanno esplicitato i caratteri generali di quello che è stato chiamato ‘Piano per la trasparenza e la comunicazione aziendale‘ dove sono raccolti, tra l’altro, gli stipendi Rai 2016 che verranno resi pubblici online, in una specifica sezione del sito internet della Rai. I compensi, anticipati dalla stampa, sono stati fonte di polemica soprattutto per quanto riguarda i ‘parcheggiati’ nell’azienda pubblica che pur non lavorando direttamente, percepiscono stipendi d’oro a carico della Rai.
Per la pubblicazione degli stipendi Rai online 2016 si è dovuta attendere l’approvazione del Piano per la trasparenza da parte del consiglio di amministrazione della Rai, ma vale la pena fare subito una premessa: si tratta degli stipendi dei dirigenti, non degli artisti di casa Rai dei quali l’azienda non rivelerà comunque il compenso, sembra per ragioni di concorrenza. Eppure le sole retribuzioni di alcuni dirigenti, svelati in anteprima da Dagospia e Il Fatto Quotidiano, hanno già cominciato a far discutere per una certa onerosità, soprattutto per quanto riguarda gli stipendi Rai online del 2016 dei cosiddetti ‘parcheggiati‘, che percepiscono lo stipendio pur non lavorando, oppure di chi ha un contenzioso aperto con l’azienda ma continua a ricevere la retribuzione mensile, come l’ex dg Lorenza Lei.
Stipendi Rai 2016 online, la lista dei dirigenti più ricchi
Nella classifica di coloro che sono attualmente in carica, gli stipendi Rai online più alti riguardano naturalmente lo stesso Antonio Campo Dall’Orto, che percepisce 650mila euro l’anno per un contratto triennale (regoletta entrata in vigore all’epoca di Luigi Gubitosi, che prevede che gli esterni recentemente assunti abbiano un mandato di tre anni), e in seconda posizione Antonio Marano, ex responsabile dei palinsesti che è approdato a Milano per guidare Rai Pubblicità, con 392mila euro l’anno. Il podio si completa con Giancarlo Leone, ex dirigente di Rai1 e Rai Cinema da vent’anni in azienda, attualmente direttore del coordinamento editoriale dei palinsesti televisivi, con la cifra di 360mila euro annui.
La presidente Rai Monica Maggioni non figura nelle prime tre perché il suo stipendio annuo è di 270mila euro come dirigente, più 66mila euro annui per l’indennità di consigliere: totale, 336mila euro. L’amministratore delegato di Rai Pubblicità, diretta dal superpagato Marano, è Fabrizio Piscopo che percepisce 322mila euro. Mario Orfeo, direttore del Tg1, tra i direttori di tg ha lo stipendio più alto, 320mila euro; stacca di molto Marcello Masi (Tg2) e Bianca Berlinguer (Tg3) con 280.000 annui a testa.
Sui 300mila euro annui gli stipendi di due dei tre direttori di rete: Ilaria Dallatana (Rai2, ex Magnolia) e Daria Bignardi (Rai3, ex conduttrice) ricevono lo stesso compenso, 300mila euro per tre anni, all’incirca 20mila in meno dei loro predecessori Andrea Vianello e Angelo Teodoli, quest’ultimo passato a Rai 4 con una retribuzione annua di 326mila euro. Non figura in questa lista il giovane direttore di Rai 1 Andrea Fabiano, che non è un esterno assunto ma era già interno alla Rai, e che non arriva ai 200mila euro annui di retribuzione.
Il direttore dell’informazione Rai Carlo Verdelli, voluto da Campo Dall’Orto non senza polemiche esterne, ha lo stesso stipendio di Orfeo, 320mila euro; ben più lontani Eleonora Andreatta di Rai Fiction, con 277mila euro e contratto a tempo indeterminato, e Giovanni Parapini, direttore della comunicazione, che ha uno stipendio annuo di 260mila euro (il precedente era di 320mila, sforbiciato dallo stesso direttore della Rai). Il direttore di Rai Sport Gabriele Romagnoli, anch’egli voluto da Campo Dall’Orto, percepisce 230mila euro; sotto la soglia dei 200mila euro annui c’è Guido Rossi, principale assistente del direttore della Rai.
Stipendi Rai online, la lista dei ‘parcheggiati’
Ben altro discorso quello dei parcheggiati dell’azienda pubblica, che ha fatto infuriare le polemiche sugli stipendi Rai 2016 online. Ecco alcuni dei beneficiari dei soldi della Rai, pur non lavorando: sono i manager spariti dai quadri dirigenziali, chiamati ‘parcheggiati‘ perché continuano a percepire stipendi molto ricchi e spesso con contratti a tempo indeterminato anche se non lavorano attivamente per la Rai.
Una serie di esempi di prima mano: l’ex del Tg2 e di Raiuno Mauro Mazza percepisce 340 mila euro annui pur non ricoprendo alcun ruolo direttivo all’interno dell’azienda pubblica; il notista politico del Tg1 ed ex deputato Udc Francesco Pionati, un tempo molto presente in video e ultimamente sparito, prende comunque 203mila euro all’anno dalla Rai; l’ex dg Alfredo Meocci viaggia sui 240mila, annui, come l’ex dg molto contestata Lorenza Lei, attualmente in causa contro la Rai. Stesso discorso per alcuni dei giornalisti molto conosciuti della Rai: Carmen Lasorella, storico volto del Tg2 da moltissimi anni non più in video ma passata attraverso vari incarichi interni più o meno dirigenziali, arriva a 205mila annui; Tiziana Ferrario, ex amatissima del Tg1 e attualmente corrispondente da New York, 238mila euro; Anna La Rosa, un tempo direttore di Raiparlamento, 240 mila euro annui.
Saranno questi i nomi che faranno maggiormente discutere sull’operazione trasparenza degli stipendi Rai 2016 online voluta dalla Maggioni e da Campo Dall’Orto.
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