In un anno puoi svoltare, nella vita, ma non solo. Pure nel calcio. Prendete Gianluigi Donnarumma, portierino che si prende il posto da titolare nel Milan con uno stipendio da 160 mila euro all’anno (roba grossa per chi non è calciatore). Poi arriva Mino Raiola, il procuratore furbo e potente, che tratta e dice chiaramente ai dirigenti rossoneri: Gigio non rinnova. O lo vendete adesso o se ne va a zero euro tra un anno. Panico. Poi il Milan risolve la grana con la grana: propone al portiere che dovrebbe dominare i prossimi 15 – 20 anni della scena internazionale un rinnovo da 6 milioni di euro, vale a dire +3650% per cento. Come dire no? Poi lui, il portiere, dice che l’ha fatto per fedeltà alla maglia. Sarà…
Un caso, questo? No. ‘Calcio e Finanza’, infatti, è andato a spulciare gli stipendi dei calciatori di serie A l’anno passato e quest’anno. Se Donnarumma è l’estremo, altri calciatori esultano comunque. Il Milan ha ricoperto d’oro Leonardo Bonucci per portarlo dalla Juventus a Milanello: da 3,5 a 7,5 milioni di euro, +114%. Soprattutto, il difensore della Nazionale è il più pagato della serie A. Poco dietro c’è Paulo Dybala (Juventus), che è passato da uno stipendio di 3 a uno di 7 milioni (+133%). Ai piedi del podio c’è Nicola Kalinic, altro nuovo acquisto rossonero: prendeva 1,2 milioni alla Fiorentina, ora è a 3,5 (+192%). Stessa cosa dicasi per Dries Mertens, che il Napoli ha blindato dandogli lo stesso stipendio, e con lo stesso aumento di Kalinic.
Qui parliamo di classifica in termini di aumento di euro, non di percentuali. Ecco allora Lucas Biglia, regista passato dalla Lazio al Milan pigliatutto, da 1,4 a 3,5 milioni (+150%). Patrick Schick, dalla Sampdoria alla Roma, è addirittura arrivato a un aumento del 525% (da 0,4 a 2,5 milioni). Affare anche per Federico Bernardeschi, che alla Fiorentina percepiva un milione tondo tondo, alla Juve ne prende 3 (+200%). Ha raddoppiato il conto in banca Lorenzo Insigne (Napoli), passando da 1,8 a 3,6 milioni. Chiude la top ten un altro neo milanista, Conti, che all’Atalanta prendeva 0,25 milioni, ora 2 (+700%).
In termini di variazione percentuale, con Donnarumma sempre inarrivabile, al secondo posto c’è Gagliardini (Inter), che da 0,15 è passato a 1,5 (+900%). Stesso aumento percentuale per Pellegrini: al Sassuolo percepiva 0,1 milioni, alla Roma 1. Poi ci sono Conti e Schick, quindi Federico Chiesa, che la Fiorentina è riuscita a tenersi stretta con un rinnovo da 0,07 a 0,4 (+471%). Sempre la Viola ha preso Simeone dal Genoa (da 0,3 a 1, +233%). Segue Bernardeschi. Quindi Kalinic e Mertens.
Da segnalare due casi di diminuzione dello stipendio: Rodrigo Palacio, passato dall’Inter al Bologna, è passato da 2,4 a 0,7 milioni. L’attaccante Pavoletti, dal Napoli al Cagliari è sceso da 2,5 a 1,4. Daniele De Rossi, della Roma, ha rinnovato, ma se prima prendeva 6,5 milioni di euro, adesso è a quota 3. L’età in questo caso conta, nonché l’attaccamento alla maglia da parte del centrocampista della Nazionale italiana.
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