Da marzo 2023 è arrivato il blocco per alcune categorie di auto a diesel e benzina. Ecco dove e cosa accadrà.
L’Unione Europea ha da tempo mostrato un forte interesse nel controllo delle emissioni delle auto a benzina e diesel, a causa dell’impatto negativo che questi veicoli hanno sull’ambiente. Nel corso degli anni, sono state introdotte numerose normative volte a ridurre l’inquinamento atmosferico generato dalle auto e promuovere la mobilità sostenibile.
L’obiettivo è quello di ridurre gradualmente la presenza di motori termici sulle strade. Anche l’Italia inizia ad adeguarsi a questi obiettivi, da marzo 2023 infatti è arrivato il blocco per alcune categorie di auto in alcuni comuni.
In particolare, il comune di Genova ha da poco adottato una misura molto importante per ridurre l’inquinamento atmosferico causato dalle automobili. A partire da marzo 2023, infatti, è stato introdotto il divieto di circolazione per tutti i veicoli classificati come Euro 1 e che hanno ricevuto immatricolazione dal 1 gennaio 1993.
In più, le auto che rientrano in questo divieto sono quelle che producono emissioni sopra i 2,72 g/km di monossido di carbonio, insieme a 0,14 di particolato. Ma non è tutto: ci sono altre categorie coinvolte.
Il divieto vale infatti anche per le auto Euro 3 immatricolate da gennaio 2001. Queste auto non potranno circolare se producono emissioni superiori a 2,3 g/km di monossido di carbonio e 0,2 di particolato. In più, c’è un obbligo riservato solo alle automobili a benzina, le quali non potranno emettere più di 0,15 di ossidi di azoto.
Queste limitazioni alla circolazione sono state adottate in base alla classificazione Euro delle emissioni dei motori auto. L’Unione Europea ha sviluppato questo sistema per limitare l’inquinamento atmosferico. La classificazione Euro riguarda il livello di emissioni di monossido di carbonio, ossidi di azoto e particolato che i motori delle auto producono.
Nel corso degli anni, l’UE si è dimostrata sempre più dura nello stabilire i limiti di emissione. Il primo standard Euro 1, infatti, è stato introdotto nel 1993, fino all’ultimo Euro 6d-temp introdotto nel 2019. La classificazione Euro è basata su test standardizzati che vengono effettuati su veicoli di serie, in condizioni di laboratorio.
I test prevedono diverse modalità di guida, tra cui la guida in città, su strada extraurbana e su autostrada. Gli addetti ai lavori misurano le emissioni durante le diverse fasi del test. Il livello di emissioni delle automobili è indicato da una sigla Euro seguita da un numero che indica la versione dello standard Euro.
Ad esempio, le auto Euro 6 rispettano i limiti di emissione più rigorosi attualmente in vigore, mentre le auto Euro 1 sono dotate di motori meno efficienti e più inquinanti.
Le nuove limitazioni alla circolazione adottate dal comune di Genova sono quindi volte a ridurre l’inquinamento atmosferico causato dalle automobili più vecchie e meno efficienti dal punto di vista delle emissioni.
Queste misure sono in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra e l’inquinamento atmosferico nei prossimi anni. I cambiamenti in questione sono destinati a diffondersi gradualmente in tutta Italia. Il comune di Milano, infatti, ha già annunciato l’intenzione di vietare dal 2024 tutte le auto Euro 3, a prescindere dalla motorizzazione.
Il divieto di circolazione per le auto Euro 1 e le auto Euro 3 con emissioni superiori ai limiti stabiliti rappresenta un primo passo verso la riduzione dell’inquinamento atmosferico causato dalle automobili.
Queste limitazioni alla circolazione potranno tuttavia comportare alcune difficoltà per i proprietari di auto interessate dal provvedimento, che dovranno trovare alternative per spostarsi in città.
Sarà importante quindi che le autorità locali lavorino per promuovere l’uso di mezzi di trasporto alternativi, come i mezzi pubblici, le biciclette e gli scooter elettrici, al fine di ridurre il traffico in città e migliorare la qualità dell’aria.
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