Il governo del Regno Unito si appresta a negare il diritto d’asilo a quei migranti che raggiungono il paese attraversando la Manica, ecco i piani annunciati oggi dalla ministra degli Interni, Suella Braverman.
Coraggiosa di nome e di fatto, Suella Braverman: “Va bene che porgiamo la mano ai migranti che ne hanno un bisogno sincero”, ma va meno bene che i migranti arrivino nel Regno Unito a bordo di gommoni se non addirittura a nuoto.
Braverman rifiuta l’asilo politico ai migranti della Manica
Secondo una nota, rilasciata oggi da Reuters, infatti la ministra degli Interni, a sua volta figlia di migranti del Kenya e delle Mauritius, si starebbe adoperando per imporre uno stop definitivo al rilascio degli asili per quei migranti che giungono nel paese attraverso la Manica.
Sono innumerevoli le tragedie avvenute in quel tratto di mare che separa la città francese di Calais da Dover, in Inghilterra. Lo scorso anno, poi, il naufragio di un’imbarcazione con a bordo 27 migranti scosse molto l’opinione pubblica. Reagendo di conseguenza per contrastare il fenomeno dell’immigrazione via mare, il Regno Unito pagò ben 62 milioni di euro alla Francia affinché rafforzasse i suoi controlli sulla costa della Normandia. E adesso Braverman, citata dal Telegraph, pare voglia cercare altri accordi con Parigi, al fine di aumentare la stretta sui migranti.
Secondo Londra sarebbero 30mila le persone che, quest’anno, hanno raggiunto la grande isola attraversando la Manica. E nei prossimi mesi la cifra potrebbe addirittura raddoppiare, fino a segnare quota 60mila ingressi.
Sulla stampa britannica sono trapelati anche alcuni passi del discorso che Braverman terrà alla conferenza annuale del Partito conservatore: “Alcune parti del sistema non funzionano. Dobbiamo porre un termine all’abuso delle regole e tagliare quei numeri che non accontentano i bisogni della nostra economia“. Tutto lascia presumere che il percorso dei Tory sulla gestione dell’immigrazione sarà sempre quello dettato dalla Brexit: migranti sì ma soltanto se qualificati.
I commenti della stampa britannica non sono tutti concordi, The Herald, il noto quotidiano scozzese, parla di “piani barbarici”, che la ministra si accingerebbe a varare.
Di fatto, il contesto che ha preceduto gli annunci di Braverman non è altrettanto roseo. Il piano del governo a guida Boris Johnson, era quello di deportare gli immigrati in Ruanda. Un “deterrente” che avrebbe dovuto mitigare il numero di accessi senza visto al paese. Ma non ha funzionato, anche, e soprattutto, grazie ai moniti della Corte europea dei diritti dell’uomo.