Il governo prosegue verso la “stretta” del Reddito di Cittadinanza: dopo l’invio degli sms a luglio, nel corso della giornata odierna Inps inoltra altri sms aventi ad oggetto la sospensione della prestazione.
Come annunciato dal Direttore centrale della comunicazione Inps, Diego De Felice, a partire dalla giornata del 25 agosto saranno inviati altri “freddi” sms che comunicano lo stop nell’erogazione del Reddito di Cittadinanza ad altri nuclei familiari. Come previsto dall’esecutivo, la sospensione del RdC arriva dopo sette mensilità nel corso dell’anno 2023. Lo scorso mese sono stati avvisati 159.000 nuclei familiari che hanno ricevuto la comunicazione. A partire da oggi l’sms verrà inviato a tutti i nuclei familiari che percepiranno la settima mensilità ad agosto.
Dall’Inps è in arrivo una nuova tranche di “freddi” sms che hanno ad oggetto la sospensione del Reddito di Cittadinanza: saranno inoltrati quasi 33mila sms ai nuclei familiari che ad agosto riceveranno la settima mensilità. Alla fine del corrente anno 2023 saranno 240.000 famiglie alle quali verrà comunicata la sospensione del RdC. Chi riceve la comunicazione di cessazione dell’erogazione della prestazione può visitare il sito istituzionale dell’Inps per presentare la richiesta di accesso alla misura: Supporto per la formazione e lavoro.
A partire dal primo settembre sarà erogato l’assegno mensile da 350 euro per tutti coloro che sono “occupabili” e hanno perso il RdC. La finalità del programma è quella di poter intraprendere un’attività professionale e di partecipare a corsi di formazione. I magistrati contabili hanno dato il via al decreto attuativo che la ministra del Lavoro ha disegnato per tutti coloro che perdono la prestazione perché occupabili.
A partire dal primo settembre gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza potranno richiedere il Supporto per la formazione e il lavoro, il quale prevede l’ingresso nel mondo occupazionale con la partecipazione ai progetti di qualificazione ed ai progetti di formazione. La misura spetta a tutte le persone di età compresa tra i 18 ed i 59 anni appartenenti a nuclei familiari con un Isee non superiore ai 6.000 euro all’anno che non sono in possesso dei requisiti per accedere all’Assegno di inclusione. Il soggetto istante non deve essere residente nelle strutture a carico dello Stato.
Gli altri requisiti necessari per accedere alla misura sono ascrivibili ai seguenti:
Il soggetto istante non deve essere sottoposto a misure cautelari personali e non avere sentenze definitive di condanna.
La piattaforma SIISL permette l’attivazione dei percorsi personalizzati per i beneficiari della misura. La finalità è quella di individuare le attività di formazione più utili alla riqualificazione dei soggetti beneficiari e agevolare la ricerca di un’occupazione. L’interessato deve presentare l’istanza telematicamente, la quale viene inoltrata ai servizi per il lavoro. Nella domanda deve essere presente la dichiarazione di immediata disponibilità a partecipare ad un’attività professionale.
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