Le strade italiane hanno un alto tasso di incidentalità. La conferma arriva direttamente dalla SITEB, l’Associazione dei costruttori e manutentori delle strade, che durante il Salone europeo dedicato all’asfalto ha mostrato la sua analisi che ci mette davanti ad un dato sconcertante: una strada su due non è sicura.
Una strada su due è a rischio incidente, una notizia che ci arriva direttamente dall’Asphaltica World, il Salone Europeo dedicato all’asfalto. Il trend negativo delle manutenzioni non realizzate è evidente, basta andare direttamente nelle grandi città per capire che qualcosa non funziona. A fine 2015 il consumo di asfalto sarà di circa 22 milioni di tonnellate per la costruzione e la manutenzione delle nostre strade.
Negli ultimi 9 anni il dato sul consumo dell’asfalto è in continua diminuzione: nel 2006 in Italia sono state utilizzate 44 milioni di tonnellate, mentre meno di un decennio dopo l’utilizzo dell’asfalto è sceso sotto la metà rispetto a prima. Un dato sconcertante che ci fa capire quanto in questo momento ci sia una cattiva gestione del nostro territorio.
Il Presidente di SITEB, Michele Turrini, ha dichiarato: “Il mancato investimento in opere stradali di questi ultimi anni ha generato un meccanismo perverso che fa lievitare i costi della manutenzione ordinaria, creando un nuovo tipo di ‘debito grigio’ o ‘invisibile’. L’Italia è stata la prima nazione a dotarsi di moderne autostrade, poi si è fermata e ora ne paghiamo le conseguenze, non tanto in termini di nuove realizzazioni quanto in termini di qualità e funzionalità delle stesse. Non è accettabile che le Provincie siano costrette, come è accaduto recentemente, a vietare la circolazione su alcune strade perché non possono garantirne la fruibilità in sicurezza, ed è altrettanto incredibile che sulle tratte Anas vi siano carreggiate chiuse per buche e deformazioni del manto stradale con cartelli di pericolo e limitazione della velocità”.
Nei prossimi mesi, con l’avvento del freddo, pioggia e neve, le nostre strade si deterioreranno ulteriormente. Secondo l’Associazione dei costruttori e manutentori delle strade servirebbe un investimento di circa 50 miliardi di euro per mettere in sicurezza i nostri manti stradali, che compongono circa 500 mila chilometri in tutta Italia.