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A Lampedusa c’è stato l’ennesimo naufragio di un barcone che trasportava numerosi migranti. I corpi recuperati a 40 miglia dalle coste della Libia sono 17, mentre i sopravvissuti sono 206. Un numero più o meno equivalente ai dispersi. A prestare soccorso immediato ai migranti in difficoltà sono state alcuni navi mercantili, oltre ai mezzi della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza, insieme alle navi Sirio e Grecale della Marina Militare. Per questa tragedia, la Procura distrettuale di Catania, coordinata da Giovanni Salvi, è intenzionata ad aprire un’inchiesta sulla strage. I reati ipotizzati sono di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. A livello politico, l’Italia rinnova le accuse di abbandono da parte dell’Europa.
Un altro disastro in mare, che finisce con una strage di persone mosse dalla disperazione e in cerca di fortuna. Il nostro Paese è da sempre considerato come punto di approdo o come ponte verso gli altri Paesi europei. Proprio per questo motivo la soluzione del problema non può essere soltanto una questione nazionale. Il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini ha accolto una task force di avvocati per la tutela dei diritti dei migranti, ma mette in guardia tutti: “Il diritto di asilo va chiesto a terra e non rischiando la vita. Non possiamo continuare così. L’unica cosa da fare sono i canali umanitari“.
Le polemiche con l’UE
Il ministro della Giustizia Andrea Orlando muove la polemica con l’Ue parlando di un deficit di cooperazione, mentre Federica Mogherini (minisro degli Esteri) definisce inaccettabili le stragi di innocenti, ponendo maggiormente l’accento sulle mancanze dell’Ue. “Noi sappiamo che dobbiamo continuare a salvare vite, Mare Nostrum serve a questo oltre che a contrastare il traffico di essere umani, ma è come svuotare il mare con un cucchiaino“, ha dichiarato la titolare della Farnesina. Le fronitiere sono europee, non soltanto italiane, quindi il problema “è una responsabilità che dobbiamo portare avanti insieme a tutti gli altri paesi europei perché non sono frontiere italiane, sono frontiere europee“.
“Ha ragione Alfano, l’Europa ci lascia soli“, ha dichiarato il premier Renzi facendo eco al suo vice: “L’Europa non può salvare gli Stati, le banche, e poi lasciare morire le madri con i bambini“. Il vicepremier Angelino Alfano aveva stuzzicato Bruxelles già nella giornata di ieri, dichiarando che: “Le nostre navi sono lì a recuperare morti e a soccorrere i vivi, l’Europa non ci sta aiutando. O l’Europa ci aiuta a presidiare la frontiera o faremo valere il principio che il diritto d’asilo riconosciuto dall’Italia si possa esercitare in tutta Europa“.
L’attuale presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha invitato gli altri paesi a non lasciare sola l’Italia: “l’Europa deve urgentemente prendersi le sue responsabilità per porre fine a questa catastrofe. Non possiamo continuare a girarci dall’altro lato. Dobbiamo condividere in modo più giusto le responsabilità tra i 28 Paesi, accettando una semplice verità: l’Europa è un continente di immigrazione, ma non abbiamo ancora una politica comune di gestione dei flussi“.
E il commissario per gli affari interni a Bruxelles, Cecilia Malmstrom, commenta l’accaduto dichiarandosi scioccata. “Chiedo a tutti gli Stati membri di discutere nel prossimo Consiglio Interni come si può contribuire. È chiaro che la responsabilità è di tutti gli Stati membri dell’Ue, serve solidarietà concreta per ridurre il rischio che tali tragedie si ripetano. È ora che gli Stati passino dalle parole ai fatti“conclude Malmstrom.
L’argomento è quanto mai caldo. Il premier Matteo Renzi è atteso in Sicilia mercoledì e in quella l’occasione si discuterà della vicenda in maniera approfondita, assicura il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini. Il premier chiederà un maggiore coinvolgimento dell’Europa sulla ‘priorità immigrazione‘.
(aggiornato il 13 maggio da Kati Irrente)
Le reazioni dei politici
Sulla questione è intervenuta Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, che ha parlato del diritto d’asilo e ha chiesto corridoi umanitari, per scongiurare il pericolo dei viaggi in mare. Secondo Nicolini, non si conoscono dati precisi sulla tragedia, ma resta il fatto che non è possibile continuare in questo modo. Per il sindaco di Lampedusa l’ideale sarebbe condurre delle operazioni in loco.
Si è fatto sentire anche il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, la quale ha rimandato la soluzione del problema all’Unione Europea. Secondo il ministro, l’Italia è costretta ad affrontare nell’immediatezza il problema, perché conta la priorità di salvare vite umane, ma l’Europa non dovrebbe trascurare il da farsi.
Silvio Berlusconi ha fatto notare come l’immigrazione clandestina viene a costare 12 miliardi di euro l’anno. Secondo il leader di Forza Italia, l’Europa dovrebbe intervenire per aiutare l’Italia, in modo che i migranti possano essere portati anche negli altri Paesi europei. Servirebbe, secondo Berlusconi, anche un intervento di capitali.
Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, e Lorenzo Fontana, capo delegazione al Parlamento europeo, hanno manifestato l’intenzione di organizzare un presidio in provincia di Verona, ad Affi, dove sono ospiti i clandestini arrivati a Lampedusa. Gli esponenti della Lega vorrebbero sensibilizzare i più sul fenomeno dell’immigrazione che ormai ritengono ingestibile dal punto di vista economico e sociale.