Strage del bus di Mestre, indagate tre persone

Si tratta dell’amministratore delegato della società proprietaria del bus di linea finito fuori strada e di due funzionari del Comune di Venezia. L’incidente, avvenuto il 3 ottobre scorso, è costato la vita a 21 persone.

Bus precipitato a Mestre
Bus precipitato a Mestre – Nanopress.it

 

Nelle scorse ore è stata eseguita l’autopsia sull’autista del bus. In attesa dei risultati, si ipotizza che dietro il drammatico schianto possa esserci un malore improvviso di Alberto Rizzotto, 40 anni, che quella sera era alla guida del pesante mezzo.

Strage del bus di Mestre: i primi tre indagati

Ci sono i primi tre indagati per l’incidente del bus di linea, che il 3 ottobre scorso è finito sui binari della stazione di Mestre, dopo aver sfondato il guard rail. La Procura di Venezia ha iscritto nel registro degli indagati l’amministratore delegato della società di proprietà del pullman di linea coinvolto nell’incidente, il dirigente del settore Viabilità, terraferma e mobilità del comune e il responsabile del Servizio manutenzione. Le ipotesi d’accusa sono di omicidio colposo, omicidio stradale, lesioni personali stradali gravi o gravissime e lesioni personali colpose. L’iscrizione nel registro è un atto dovuto – come riferisce Il Gazzettino – per consentire agli indagati di partecipare alla consulenza tecnica.

L’incidente è costato la vita a 21 persone e il ferimento di altre 15, alcune delle quali sono tuttora ricoverate in gravi condizioni. Intanto si attendono i risultati dell’esame autoptico eseguito sul corpo di Alberto Rizzotto, autista esperto, che quella sera era alla guida del bus precipitato sui binari. Al momento, l’ipotesi di chi indaga è che l’autista abbia avuto un malore. Nel video catturato dalle telecamere di sorveglianza si vede il bus rallentare poco prima dell’impatto, ecco perché chi indaga ipotizza un malore improvviso di Rizzotto. 

Pessimo stato del guard rail già segnalato da un anno

Intanto, come riferisce Skytg24, in Procura a Venezia era già stata recapitata – da oltre un anno – la documentazione sul pessimo stato in cui versava il guard rail. Il materiale era stato quindi acquisito dagli uffici giudiziari, ma non è chiaro se la Procura abbia avviato qualche iniziativa o meno dopo la segnalazione. La gravità della situazione sarebbe stata segnalata da alcuni organi di stampa già nel 2021. A quel punto i magistrati hanno acquisito dal Comune tutte le carte relative allo stato del guard rail.

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