Il ministro Piantedosi è tornato a parlare della questione della strage di Bologna, affermando che le uniche notizie veritiere, provengono da accertamenti giudiziari. Aggiungendo, inoltre, che sulla base di ciò, la magistratura italiana ha accertato che la matrice degli eventi era neofascista.
“Ogni strumentale polemica su questo argomento è opera di chi pretende di avere l’esclusiva dell’indignazione rispetto a una delle pagine più dolorose e vergognose della nostra storia”.
Ha affermato Piantedosi.
Il ministro Matteo Piantedosi torna nuovamente a parlare di una delle pagine nere della storia italiana, ossia la strage di Bologna.
Questo, dopo le sconcertanti dichiarazioni del responsabile della Comunicazione della Regione Lazio, Marcello De Angelis.
“Ho più volte detto pubblicamente che la matrice accertata è quella riferita esclusivamente alla verità giudiziaria, che ci ha consegnato una responsabilità incontrovertibile di personaggi militanti nel terrorismo neofascista di quegli anni”.
Ha affermato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Aggiungendo, poi, che tutte le polemiche sulla questione non sono altro che chiacchiere di chi “pretende di avere l’esclusiva dell’indignazione rispetto a una delle pagine più dolorose e vergognose della nostra storia”.
Infine, il ministro ha concluso spiegando che vi sono dei processi giudiziari in corso che hanno l’obiettivo di portare a galla tutta la verità, smascherando qualsiasi tipo di depistaggio sulla questione.
Aggiungendo, poi, che ogni tentativo di ricerca della verità può essere utile e opportuno.
A pochi giorni di distanza dal 2 agosto, anniversario della terribile strage di Bologna, il responsabile della comunicazione della Regione Lazio ha fatto delle affermazioni molto discutibili sulla questione.
“So per certo che con la strage di Bologna non c’entrano nulla Fioravanti, Mambro e Ciavardini”.
Ha affermato Marcello De Angelis. Aggiungendo di assumere la responsabilità di ciò che stava scrivendo pubblicamente.
Aggiungendo poi che in realtà, la sanno tutti i magistrati, giornalisti e figure istituzionali, la verità. Accusando dunque coloro che si occupano la vicenda di star dando vita a menzogne e occultamenti.
“Dire chi è responsabile non spetta a me, anche se ritengo di avere le idee chiarissime in merito non ché su chi, da più di 40 anni, sia responsabile dei depistaggi”.
Ha concluso De Angelis.
Queste dichiarazioni arrivano pochi giorni dopo che il presidente Sergio Mattarella aveva affermato che la matrice neofascista e i depistaggi che ne sono seguiti sono stati accertati dalla magistratura italiana.
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