A compiere la strage – prima a casa, poi nella Rsa in cui era ricoverata la suocera – Martino Benzi, ingegnere di 67 anni.
L’uomo avrebbe prima ucciso moglie e figlio 17enne in casa, poi la suocera nella casa di riposo. Infine avrebbe rivolto l’arma contro di sé e si è tolto la vita, tagliandosi la gola.
Strage familiare ad Alessandria
Triplice omicidio questa mattina ad Alessandria, dove un uomo di 67 anni, Martino Benzi, avrebbe ucciso la moglie Monica, il figlio 17enne e la suocera, Carla Schiffo, 78 anni, per poi togliersi la vita. I primi a morire, forse con una serie di coltellate, stando a un primo esame, sono stati il figlio e la moglie di Benzi. Dopodiché il killer si è recato nella casa di riposo in cui alloggiava la suocera, la Rsa della Divina Provvidenza nel quartiere Orti, e ha colpito l’anziana con una coltellata alla gola. Stessa procedura utilizzata per togliersi la vita.
Il presunto killer era un ingegnere, il figlio studiava all’Itis Alessandro Volta e la moglie – Monica Berta – lavorava come impiegata.
Dopo l’omicidio della suocera nella RSA, i carabinieri hanno cercato di rintracciare moglie e figlio dell’uomo, scoprendo che la donna non era andata al lavoro e che il ragazzo non era a scuola. A quel punto i militari hanno fatto irruzione in casa e hanno scoperto i corpi delle due vittime.
Per compiere i tre omicidi, Benzi avrebbe utilizzato lo stesso coltello. Gli investigatori avrebbe recuperato diversi elementi nella casa di famiglia, ad Alessandria, che fanno pensare a eventuali biglietti lasciati dal killer, ma al momento non ci sono conferme ufficiali.