[galleria id=”7769″]
Strage di Orlando: attualmente si registrano 50 morti e 53 feriti, ma il bilancio è destinato inesorabilmente a crescere. Tutto è accaduto nella notte di domenica 12 giugno, nel locale gay, Pulse Club: all’improvviso un uomo ha iniziato a sparare all’impazzata contro i presenti, che erano lì soltanto per divertirsi e ballare sulle note di un po’ di buona musica. Il protagonista di questa efferata strage ha già un nome: Omar Mateen, 29 anni, cittadino americano di origine afghana. E mentre si lavora senza sosta per identificare il movente di tale barbarie, i feriti, i famigliari delle vittime, gli amici e più in generale il resto del mondo dinanzi a quella che si configura come una delle peggiori sparatorie degli Stati Uniti, danno forma alle proprie emozioni, urlando tutto il proprio dissenso attraverso piccoli disegni, immagini e vignette che, via via, stanno invadendo la rete come una gigantesca macchia d’olio.
Come accadde soltanto pochi mesi fa, dopo la strage di Bruxelles, anche oggi il mondo intero sta mostrando tutto il proprio cordoglio e la propria solidarietà nei confronti delle vittime di Orlando e di tutta la comunità Lgbt, colorando i propri profili Facebook con la bandiera arcobaleno, pubblicando pensieri e tantissime vignette che inneggiano all’amore libero e assoluto, al di là delle inclinazioni sessuali e al di là di ogni pregiudizio di sorta, al battito degli hashstag #Jesuishomo, #Jesuisgay #loveislove.
Tra le tante spicca la vignetta che propone la scelta tra le varie ‘opzioni gender’, ma riporta una ‘x’ sulla casella ‘Human’, la razza umana, ovvero quella a cui tutti unitamente apparteniamo e nella quale dovremmo riconoscere noi stessi e gli altri.
In un’altra vignetta un occhio disegnato con la matita nera sanguina lacrime arcobaleno, in segno di solidarietà per le persone uccise ieri nella discoteca gay di Orlando.
Poi c’è una bandiera arcobaleno strizzata da due mani umane che trasuda sangue, il sangue delle vittime dell’omofobia, o più in generale dell’intolleranza.
In molte altre immagini ci sono cuori arcobaleno al cui interno si legge: ‘Pray for Orlando’. E c’è anche chi, ‘Pray for Orlando’, lo scrive su uno sfondo completamente nero, in segno di doveroso lutto.
Queste sono soltanto alcune delle innumerevoli espressioni nate dal cuore della gente, che in giro per il pianeta, in qualche modo, per i motivi più disparati, si sta sentendo vicina alle vittime di questa ennesima strage dell’odio: e che si tratti di omofobia o di ‘generica intolleranza’ il risultato non cambia, dinanzi a un gruppo di giovani danzanti, la risposta giusta non potrà mai essere una sparatoria.
Per scoprire le vignette più emozionanti pubblicate sinora su Twitter, guardate la fotogallery che trovate qui sopra.