In questi giorni di forte tensione e prese di posizione più o meno estremiste, fa capolino l’altra faccia del mondo islamico: il nome di Zouheri sta facendo il giro dei social network in questo momento e non perché appartenga alla schiera dei cattivi, tutt’altro. Zouheri, musulmano (ha voluto fornire soltanto il suo nome) è uno degli addetti ai controlli dello Stadio Saint Denis ed è stato lui a respingere uno dei kamikaze della strage di Parigi.
Zouheri, che lavorava al cancello D, ha respinto un uomo sospetto ai tornelli, munito di regolare biglietto, ma con qualcosa di strano sotto la giacca.
Allo Stadio stava per andare in scena Francia-Germania, un evento di forte richiamo, a cui stavano per assistere qualcosa come 80mila persone. Se l’uomo sospetto fosse entrato, la strage di Parigi avrebbe registrato ben altri numeri.
Zouheri aveva percepito che quell’individuo aveva qualcosa di anomalo sotto la giacca e infatti nascondeva un ordigno fatto di detonatori e bulloni.
Non appena è stato allontanato dai tornelli, l’uomo ha iniziato a scappare lungo Avenue Jules Rimet, nel frattempo il controllore ha dato l’allarme alle forze dell’ordine, ma nel giro di pochi minuti il kamikaze si è rivelato facendosi esplodere per aria.
Zoiheri ha dichiarato esterrefatto:
‘L’ho capito dopo, avrebbe potuto essere una carneficina. Al primo sguardo non ho pensato che quell’uomo avesse un giubbotto esplosivo e l’esplosione, più tardi, mi era sembrata quella dei petardi che si tirano in curva. Quando ho sentito sul walkie-talkie che stavano portando via in elicottero il presidente Hollande, ho capito che non erano petardi’.
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