Huu Can Tran, l’uomo responsabile della strage al Capodanno Cinese, si è suicidato poco prima dell’arrivo di una squadra speciale della Swat. Al momento è ancora ignaro il movente che ha spinto l’uomo ad aprire il fuoco sulla folla nella sala da ballo nella città di Monterey Park.
Il numero delle vittime è salito a 10 e sono altre 10 le persone che sono rimaste ferite durante l’attacco, l’uomo era inizialmente riuscito a fuggire alle autorità e aveva tentato di fare un secondo massacro ma è stato disarmato da due persone, ha poi scelto di suicidarsi nel suo furgone.
Siamo a Monterey Park, una città che si trova nella periferia di Los Angeles, nello stato della California. Nella serata di sabato notte durante i festeggiamenti per il Capodanno cinese si è verificata una vera e propria strage all’interno di una sala da ballo.
L’autore della strage è un uomo con origini asiatiche che ha 72 anni, di nome Huu Can Tran, nella serata di sabato notte si è recato all’interno della sala da ballo e ha aperto il fuoco sui presenti. Questo suo attacco ha causato 10 morti ed altre 10 persone sono rimaste ferite.
Subito dopo l’attacco l’uomo è scappato e ha tentato di eseguire una seconda strage a pochi chilometri dalla prima, questa volta nell’Alhambra. Il suo secondo attacco è stato però sventato grazie a due persone che sono riuscite a disarmarlo in tempo.
Da qui di nuovo la fuga per poi uccidersi all’interno del suo furgone poco prima dell’arrivo di una squadra speciale della Swat. Il suo cadavere suicida è stato rinvenuto all’interno del suo furgone bianco, che si trovava parcheggiato dinanzi ad un negozio che vende cibi giapponesi, a circa 50 chilometri dal luogo della prima strage la sala da ballo.
Secondo quanto riportato dallo sceriffo la strage poteva essere molto più grande dal momento che l’uomo, Huu Can Tran, con sé aveva sia un fucile che una pistola, e numerose munizioni.
Lo sceriffo ha definito eroi le due persone che sono riuscite a sventare il secondo attacco dell’assalitore, riuscendo a disarmarlo per tempo ed evitando così una seconda strage.
Secondo le prime indagini l’uomo ha agito da solo e non ci sono elementi per considerare l’eventuale coinvolgimento di terze persone, almeno per il momento.
Le vittime della strage avevano tutte un’età compresa tra i 50 e i 60 anni. Proseguono intanto le indagini, il furgone bianco su cui viaggiava l’assalitore, all’interno del quale è stato ritrovato il suo cadavere, è risultato con una targa rubata. Al momento ancora non è chiaro il motivo che ha portato il killer a compiere il massacro.
Sono inoltre ignari eventuali malattie o problemi mentali dell’uomo o se l’uomo fosse già noto ai servizi sociali. Per il momento lo sceriffo non ha rilasciato ulteriori dettagli e informazioni, questo perché le indagini sono ancora in corso, bisognerà perciò capire cosa lo ha spinto a compiere questa terribile strage.
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