Domenica in Canada c’è stato una vera e propria strage da parte di due persone, che hanno messo in azione un accoltellamento di massa, uccidendo 10 persone e ferendone tante altre. Ora, uno dei due sembra sia stato trovato morto.
Domenica, nella provincia canadese del Saskatchewan, ci sono stati una serie di accoltellamenti massicci che hanno provocato la morte di 10 persone.
Questi attacchi hanno colpito molte località, diverse tra loro, e ora è partita una caccia all’uomo folle da parte delle autorità. In queste ore, pare che uno dei due sospettati sia stato trovato morto. Ecco gli aggiornamenti che arrivano da oltreoceano.
La polizia canadese, dopo più di 24 ore di ricerca, pare abbia trovato il corpo di uno dei due fratelli sospettati e ricercati per la strage nella provincia del Saskatchewan.
Uno degli ufficiali coinvolti nella ricerca ha dichiarato che Damien Sanderson, di anni 31, è morto a causa di alcune ferite che però non sembrava essersi inflitto da solo.
Il corpo è stato trovato alla James Smith Cree Nation, ovvero la comunità indigena dove sono stati sferrati i violenti attacchi due giorni fa. Il fratello del latitante morto, invece, si chiama Myles ed è ancora in fuga e molto pericoloso, come comunica la polizia.
Secondo quanto comunicato dalle autorità, anche il secondo attentatore potrebbe riportare ferite e quindi cercare aiuto da qualche parte. A quanto pare, Myles Sanderson ha una fedina penale molto folta ed era già ricercato dalle autorità locali.
Al momento, le ricerche sono in corso, in particolare nel capoluogo di provincia, Regina, dove i due sono stati avvistati per l’ultima volta dopo gli atroci accoltellamenti.
Molte delle vittime facevano parte della comunità indigena James Smith Cree Nation, che ospita circa 2000 persone. Al momento, nella zona è stato dichiarato stato d’emergenza, visto che Myles Sanderson è ancora lì fuori da qualche parte.
Non si capiscono ancora bene le dinamiche dell’accoltellamento di massa che i fratelli Sanderson hanno architettato: secondo le prime indagini della polizia, alcune vittime della strage erano mirate, mentre altre sono capitate per caso durante la furia dei due.
Al momento, però, il movente non è stato ancora trovato ma i due sospettati, di cui uno ora è morto, sono ritenuti pericolosi e soprattutto ancora armati.
Intanto, la polizia invita tutta la cittadinanza coinvolta alla prudenza, visto che uno dei due è ancora a piede libero.
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