Il drammatico incidente ha causato la morte di 5 giovani – 3 ragazzi e 2 ragazze – e il ferimento di un altro ragazzo, ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Sant’Andrea di Roma.
Proprio Leonardo Chiapparelli, unico sopravvissuto alla strage, avrebbe riferito di non ricordare nulla di quei drammatici istanti, ma le sue condizioni non consentono ulteriori approfondimenti da parte delle forze dell’ordine. Bisognerà attendere l’evolversi del quadro clinico del 21enne, ancora sotto shock per quanto accaduto ai suoi amici.
Un lampo bianco nella notte romana: è così che appare la Fiat 500 a bordo della quale viaggiavano 6 giovani, cinque dei quali hanno perso vita in un drammatico incidente sulla Nomentana, nella notte tra giovedì e venerdì scorsi. Alla guida della vettura – sembra ormai certo – c’era Valerio Di Paolo, 21 anni, una delle 5 vittime. La Fiat è di proprietà della mamma del ragazzo. Le telecamere di sorveglianza fanno fatica a mettere a fuoco l’auto nei circa 1.800 metri che separano il Dk33, dove i ragazzi avevano trascorso la serata, fino al punto in cui è avvenuto il drammatico schianto, all’altezza del civico 611.
Ad avvalorare la tesi dell’alta velocità come causa dell’incidente (come riferisce La Repubblica) c’è anche la testimonianza di un residente, un uomo che ha visto dal balcone la Cinquecento con i sei ragazzi a bordo ‘schizzare’ a folle velocità per ben due volte davanti alla sua abitazione. A bordo della vettura viaggiavano, oltre a Valerio Di Paolo, Alessio Guerrieri e Simone Ramazzotti, cugini 21enni e calciatori della squadra della Tor Lupara, come anche Leonardo Chiapparelli (21), l’unico sopravvissuto, la fidanzata di quest’ultimo, Flavia Troisi, e l’amica Giulia Sclavo, entrambe di 17 anni.
Al momento le condizioni di Leonardo restano gravi, ma il ragazzo non sarebbe in pericolo di vita. È stato informato che gli amici e la fidanzata non ci sono più. La sua testimonianza sarà fondamentale per ricostruire quei drammatici istanti, ma il quadro clinico del ragazzo richiede estrema cautela.
Dai video delle telecamere di sorveglianza, acquisiti dai carabinieri, è emerso che la Cinquecento avrebbe percorso 900 metri in appena 8 secondi, quindi a oltre 100 chilometri orari su una strada in cui il limite è di 50 chilometri orari. Saranno però le perizie disposte dalla procura a confermare quella che al momento è solo un’ipotesi. Si attendono anche gli esiti delle autopsie e degli esami tossicologici sui corpi delle 5 vittime.
Ad aggravare la situazione anche un altro elemento, che sembra essere ormai una certezza, e cioè che i passeggeri della vettura – 6 su un’auto omologata per 4 – non indossassero le cinture di sicurezza. I quattro ragazzi seduti dietro sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo quando la 500 si è ribaltata. Gli altri due corpi sono stati estratti dai vigili del fuoco.
Dopo lo schianto, la vettura era completamente distrutta. I sei amici avevano festeggiato il compleanno di Flavia nel bar di fronte al «Dk33», dove la 17enne lavorava con la madre. Quando si sono schiantati stavano rientrando a casa. Intanto il sindaco di Fonte Nuova, Piero Presutti, ha annunciato che nel giorno dei funerali dei 5 ragazzi ci sarà lutto cittadino. In paese tutti conoscevano le vittime dell’incidente, amici da una vita. Sulla strada della tragedia, da ore ormai, è un andirivieni di persone, che portano un fiore o un bigliettino.
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