La violenza sulle donne, le stragi di massa: sembrano non avere mai fine. Una recente ricerca ha evidenziato come, per il 98%, gli uomini siano responsabili dei più efferati delitti. E non compiuti solo con armi da fuoco.
La strage di massa è solo l’ultima di una lunga serie. Ma sarà mai possibile porle fine? Cerchiamo di capire insieme.
Dati innegabili e che, al tempo stesso, fanno rabbrividire. Sono quelli che riguardano la violenza, non solo sulle donne, ma quella di massa. Non solo violenza sessuale, ad esempio, nei confronti delle donne, ma anche altri modi, certe volte anche pensati, che gli uomini portano avanti per uccidere in massa, indistintamente, uomini e donne.
Gli studi, anche fatti nel corso degli anni, hanno dimostrato come, ad esempio negli Stati Uniti, dal 1966 ad oggi, gli uomini sono responsabili del 98% di questi di queste stragi. Stragi che non hanno come centro solo le donne. Le ultime, proprio di questi giorni (quelle avvenute in California, a Monterey Park e ad Half Moon Bay) ne sono la prova.
La domanda è: perché uccidere? O meglio, cosa spinge ad uccidere? Stando ai dati pubblicati dal “Secret Service” si è evidenziato, in una statistica come i maschi siano colpevoli del 96% dei cosiddetti “mass attack” (ovvero atti compiuti con tutti i tipi di armi, non solo da fuoco).
Se ci pensiamo, se si volesse evitare le stragi di massa, concentrandoci un attimo sulle ultime vicende accadute proprio negli Stati Uniti, la cosa più facile e semplice, sarebbe togliere l’uso delle armi da fuoco, in particolare agli uomini. Ma basterebbe?
Gli esperti si sono anche posti la domanda del perché certi uomini, o proprio gli uomini, decidano di portare avanti stragi di massa così efferate. Secondo gli studi fatti da “Violence Project”, gli uomini hanno, generalmente “una tendenza più violenta”. Altri studi, invece, parlando anche di “mascolinità tossica”, altri ancora si concentrano sul fatto che gli uomini fanno uscire il peggio della loro aggressività, in particolare, contro le donne.
Vuoi o non vuoi, alla fine sono sempre gli uomini, come si affermava all’inizio. Ma quali sono le differenze fra la violenza maschile e quella femminile (perché sì, c’è anche quella dell’altro genere)? Quella maschile esplode e colpisce, anche in massa. Quella femminile, invece, implode “e seleziona metodi e vittime con più accuratezza” – affermano gli studi.
I motivi per cui si uccide in massa? Anche qui la casistica è molto varia. L’88% degli omicidi, di massa o no, sono stati commessi dai maschi, mentre il 12% soltanto sono stati compiuti delle donne. Per i reati, invece, la differenza si nota anche nelle sole percentuali: 96,6% contro 3,4% per gli stupri. L’84,2% contro 15,8% per le rapine. Il 78,9% contro 21,1% per tutti i crimini violenti.
Sembrano, apparentemente, soltanto numeri. Ma sono numeri che parlano chiaro e ci fanno capire come la violenza maschile sia “più forte” di quella femminile.
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